“Il Cacciatore 2”, l’ossessione per Brusca di Montanari-Barone

Dal 19 febbraio su Rai2 la seconda stagione della serie tv VIDEO

Il-Cacciatore-1

Riprendono il 19 febbraio su Rai2 le indagini del magistrato Saverio Barone e nella seconda stagione de “Il cacciatore” il personaggio interpretato da Francesco Montanari ha un’unica ossessione: la cattura dell’uomo che ha rappresentato il volto più brutale e violento della mafia, Giovanni Brusca, interpretato da Edoardo Pesce. Le quattro nuove puntate della serie tv iniziano proprio con una drammatica coincidenza: Barone entra a far parte dell’antimafia di Palermo il 23 novembre 1993, lo stesso giorno in cui viene rapito Giuseppe Di Matteo, il figlio dodicenne del pentito Santino Di Matteo. Nella testa del giovane e ambizioso PM, la cui storia è ispirata alla vera storia del magistrato Alfonso Sabella, c’è solo un obiettivo: riportare a casa quel bambino. Purtroppo sappiamo che nessuno riuscì a salvarlo e fu proprio Brusca, poi condannato per oltre un centinaio di omicidi, che lo strangolò e lo sciolse nell’acido.

Montanari spiega: “Per lui è un punto di non ritorno, entra in un inferno, proprio nel mezzo del cammin di nostra vita. Lui sta in un inferno latente, totale, nutrito da un senso di colpa feroce. Ed è forse la più grande disfatta della sua vita, lo porterà ad un percorso di solitudine estrema, si allontanerà dal collega fraterno Carlo Mazza, perché lui entra in una modalità di vendetta. E’ un percorso di un uomo che ha perso la bussola”. Nella serie diretta da Davide Marengo da un lato ci sono gli uomini della giustizia, costretti a vivere all’ombra del pericolo mentre cercano di preservare un barlume di umanità e dall’altro i boss, belve in fuga, ma capaci di rispondere alle minacce con una violenza implacabile. Ma non ci sono eroi infallibili, perché anche Barone in questo percorso drammatico, mostrerà tutte le sue ombre.