In un angolo remoto della Thailandia del nord, viene prodotto uno dei caffè più costosi al mondo e in un modo assolutamente unico: i chicchi vengono fatti passare tramite il tratto digestivo di questi elefanti, un tempo condannati a lavorare nelle strade di Bangkok. Ogni giorno dopo il bagno mattutino, i pachidermi fanno colazione con un pastone fatto di banane, sale, riso e – ingrediente fondamentale – chicchi di caffè. Saranno questi chicchi – accuratamente recuperati – a produrre successivamente l’ottima ed esclusiva bevanda nera. Il fondatore del Black Ivory coffee, Blake Dinkin spiega: “Quando gli elefanti mangiano i chicchi di caffé necessitano di almeno 17 ore affinchè il processo avvenga e in quel lasso di tempo digeriscono e fermentano il caffé, come i grappoli di uva in una tinozza per fare il vino”.
Il risultato è un caffé con note di cioccolato, malto e di erba, dal gusto molto delicato, quasi simile al tè. Il passaggio nel tratto intestinale degli animali ha infatti il potere di rimuovere il sapore amaro dei chicchi, i quali, una volta recuperati vengono lavati e asciugati al sole. Una turista tedesca ha provato il caffé servito con una caffettiera francese del 1800 in un esclusivo hotel: “Ha un buon sapore, sa di caramello, cioccolato e, per me molto importante, non è amaro”. Per fare un chilo di caffè servono fino a 33 chili di chicchi. Il prezzo? Poco meno di 60 euro per appena 35 grammi, sufficienti per almeno cinque caffé. Per ora il Black ivory coffee si trova negli alberghi di lusso in Asia, ma presto arriverà anche in Europa. Un caffé che aiuta gli elefanti a vivere meglio…
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