Cronaca

Il Covid-19 rialza la testa: osservata speciale la variante BA.2.86

Il Covid-19 rialza la testa. A tenere alta l’attenzione sulla diffusione della malattia causata dal coronavirus Sars-Cov2, con la quale l’umanità fa i conti dal gennaio 2020, è l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Dall’ultimo monitoraggio, scrive, nel periodo compreso tra il 17 luglio e il 13 agosto 2023, nelle sei regioni OMS, sono stati registrati oltre 1,4 milioni di nuovi casi e oltre 2.300 decessi. Una diffusione medio-bassa, anche se questi numeri restano indicativi, vista l’enorme mole di dati sommersi relativa ai casi non denunciati.

Osservata speciale è, soprattutto, la nuova variante BA.2.86 che sembra essere particolarmente abile a eludere le difese degli anticorpi creati dai vaccini e/o da precedenti infezioni. Secondo quanto scrive il Washington Post, le oltre 30 nuove mutazioni della proteina Spike, quella che aggancia – infettandole – le cellule umane, metterebbero in crisi gli anticorpi che, quindi, non riescono più a riconoscere il virus e a respingerne gli attacchi. I sintomi sono gli stessi causati dalla variante omicron; in gran parte non molto gravi ma è sempre bene proteggere le persone più fragili. Al momento i casi d’infezione di questa nuova variante sono ancora pochi ma le autorità sanitarie, viste le sue caratteristiche, consigliano attenzione, raccomandando di non abbandonare le cautele relative a distanziamento sociale e utilizzo delle mascherine, soprattutto nei luoghi affollati e, naturalmente, a non rinunciare a vaccini e richiami.

In un’intervista alla BBC il virologo Anthony Fauci, ex responsabile del governo Usa per l’emergenza covid durante la prima ondata nel 2020 e ora in pensione, ha detto che non ci sarà lo tsunami che abbiamo visto in passato; il 96% della popolazione ha, comunque, una buona copertura immunitaria. Fauci ha, però, esortato le persone a fare il richiamo aggiornato del vaccino che sarà rilasciato a settembre. In Italia, secondo l’Istituto superiore di Sanità la circolazione del virus – almeno stando ai dati ufficiali, senza contare il sommerso – al momento resta medio-bassa, con tassi di ospedalizzazione e mortalità che aumentano con l’età, in particolare nella fascia di 90 anni e oltre.

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