Il dl sport è legge. Nuove norme anche per scuola, università e ricerca

Il dl sport è legge. Nuove norme anche per scuola, università e ricerca
Senato
24 luglio 2024

Con 98 voti a favore, 70 contrari e un astenuto, il Senato ha approvato il decreto legge n. 71 del 31 maggio 2024. Questo decreto contiene disposizioni urgenti in diversi settori chiave come lo sport, il sostegno didattico agli alunni con disabilità, l’insegnamento della lingua italiana agli studenti stranieri di prima generazione, il reclutamento del personale docente, e l’Università e Ricerca.

Tra le molte norme incluse nel decreto, spiccano quelle riguardanti l’elezione dei vertici delle federazioni sportive nazionali, delle discipline sportive associate e degli enti di promozione sportiva che compongono il Coni. Questo provvedimento, già approvato dalla Camera il 17 luglio scorso con 174 voti a favore, 123 contrari e 5 astenuti, ha suscitato dibattiti accesi in Senato.

La questione pregiudiziale

La senatrice Alessandra Maiorino del Movimento 5 Stelle ha sollevato una questione pregiudiziale, chiedendo di non procedere con l’esame del decreto. La Maiorino ha definito il provvedimento come l’ennesimo “decreto pot-pourri”, caratterizzato da una grande eterogeneità delle materie trattate e da diverse criticità di merito. Ha criticato l’uso della decretazione d’urgenza come strumento ordinario, ritenendo che ciò mortifichi il ruolo del Parlamento. Alla questione pregiudiziale si sono associati i senatori dei gruppi di opposizione. Tuttavia, i colleghi di maggioranza hanno ribadito l’importanza e l’urgenza del decreto, portando il Senato a respingere la questione pregiudiziale e avviare la discussione.

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Le proteste e la fiducia

Durante la discussione, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha replicato agli interventi delle opposizioni. Successivamente, il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha annunciato la questione di fiducia, provocando le proteste dell’opposizione. Francesco Boccia, senatore Pd, ha ricordato che si trattava della “60esima fiducia” posta contro l’opposizione e la maggioranza, in riferimento agli emendamenti di Forza Italia.

La seduta è stata sospesa per la conferenza dei capigruppo e ripresa alle 16.30 con le dichiarazioni di voto sulla fiducia. Azione, Italia Viva, Avs, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico hanno annunciato il loro voto contrario, mentre Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia hanno espresso voto favorevole. Alle 18 è stata annunciata la prima chiamata dei senatori per appello nominale sulla fiducia posta dal governo, seguita dalla seconda alle 18.30. Il ministro per lo Sport e i Giovani ha sottolineato come siano state chiarite ulteriormente le modalità di svolgimento delle elezioni per le federazioni sportive nazionali, garantendo l’effettiva rappresentatività delle cariche elettive.

Andrea Abodi ha espresso anche soddisfazione per lo sforzo fatto nel trovare un punto di incontro sulla governance federale, riconoscendo l’importanza della rappresentanza delle leghe professionistiche nei rispettivi sistemi. Il voto finale del Senato segna un passo significativo per l’attuazione di misure urgenti in settori cruciali come lo sport e l’istruzione. Tuttavia, le divisioni tra maggioranza e opposizione evidenziano la complessità e la controversia delle tematiche trattate nel decreto. La rottura tra la Figc e la Lega Serie A è solo uno degli esempi delle tensioni che caratterizzano il panorama sportivo nazionale.

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