Il dopo-Merkel? Il 16 gennaio la Cdu vota il suo presidente

Il dopo-Merkel? Il 16 gennaio la Cdu vota il suo presidente
La cancelliera tedesca, Angela Merkel
14 gennaio 2021

Tre uomini per una poltrona. Sarà una corsa serrata quella per il presidente dell’Unione cristiano democratica o Cdu, il partito di Angela Merkel. Un’elezione in due turni cruciale per i 1001 delegati del partito conservatore tedesco, in programma online o via posta sabato 16 gennaio, a nove mesi dalla fine del governo Merkel IV. Il vincitore avrà buone probabilità il 26 settembre di divenire futuro cancelliere. In lizza ci sono Norbert Roettgen, 55 anni, esperto di politica estera (ex ministro dell’Ambiente nel governo Merkel II), il cui consenso sta crescendo, il governatore del popoloso Land del Nord-Reno Westfalia e sostenitore di Merkel, Armin Laschet, 59 anni – questi due secondo un recente sondaggio sono dati testa-a-testa.

“Armin Laschet ha una grande esperienza di governo, è governatore dello Stato più popolare della Germania. Ma la sua popolarità vacilla, a causa della gestione della pandemia di coronavirus”, ha spiegato Sudha David-Wilp, esperta politica del Gmfus. “Norbert Roettgen è un po’ un outsider, ma ha una grande esperienza di governo. È stato ministro dell’Ambiente e attualmente, in quanto presidente della commissione delle relazioni estere, è molto ben visto. Sarà probabilmente uno dei migliori candidati per formare un governo di coalizione con i Verdi a settembre – spiega l’esperta – che è la proiezione più gettonata per il prossimo governo a Berlino”.

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E poi c’è Friedrich Merz, 65 anni, avvocato aziendale multimilionario nemico giurato di Merkel, in particolare sulla politica dell’immigrazione, già candidato per la leadership della Cdu nel 2018, quando fu sconfitto per pochi voti al secondo turno da Annegret Kramp-Karrenbauer. “Friedrich Merz si posiziona come il vero conservatore tra i tre. Armin Laschet si presenta come continuazione di Merkel”, ha sottolineato l’esperta. Il voto, più volte rimandato per la pandemia, segue le dimissioni di Kramp-Karrenbauer, a lungo delfina di Merkel, che il 20 febbraio 2020 ha annunciato la sua uscita di scena, abbandonando di fatto la candidatura alla cancelleria per il 2021.

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