L’euro ha recentemente subito un flessione significativa in seguito all’emergere di notizie riguardanti l’indisponibilità dei Verdi a unirsi a Cdu-Csu e Spd nella votazione per la riforma della Costituzione tedesca. Questo è un passaggio fondamentale per il pacchetto di spesa miliardario proposto dal cancelliere in pectore, Friedrich Merz, che prevede investimenti per la difesa e le infrastrutture.
Durante la mattinata di lunedì 10 marzo 2025, il cambio euro-dollaro ha mostrato una tempestiva volatilità, scivolando da 1,086 a 1,081. I mercati temevano che il piano di spesa da 500 miliardi di euro potesse bloccarsi prima di iniziare. In parallelo, i rendimenti dei Bund hanno registrato una diminuzione, perdendo fino a sei punti base e raggiungendo il 2,77%.
Nonostante la sbandata iniziale, l’euro ha recuperato terreno, risalendo a 1,085 sul dollaro. Questo rimbalzo è stato favorito dalla disponibilità dei Verdi a discutere e a esprimere le proprie opinioni sulla riforma costituzionale, suggerendo che ci potrebbero essere opportunità di dialogo.
Contemporaneamente, le preoccupazioni riguardanti l’economia americana hanno colpito il dollaro, il quale si mantiene sui minimi da novembre. Nell’ultima settimana, l’euro ha guadagnato più del 4,5% rispetto al dollaro, un recupero notevole considerando che a metà gennaio il cambio era sceso fino a un minimo di 1,02, quasi in parità.
La situazione attuale evidenzia l’importanza delle dinamiche politiche e delle relazioni tra i vari partiti in Germania. La possibilità di un dialogo tra i Verdi e le forze conservatrici potrebbe rivelarsi cruciale per il futuro economico del paese e per la stabilità dell’euro. Gli investitori continueranno a monitorare da vicino gli sviluppi relativi alla riforma costituzionale e ai piani di spesa di Merz per meglio valutare le opportunità e i rischi nel mercato valutario.