Politica

Vannacci capo di Stato Maggiore Forze operative terrestri. E’ polemica

Oggi, il generale Roberto Vannacci prenderà in carico il ruolo di Capo di Stato Maggiore del Comando delle Forze Operative Terrestri/Comando Operativo Esercito. Nomina che ha suscitato polemiche essendo Vannacci, l’autore del libro “Il mondo al contrario” un pamphlet che critica gli omosessuali e loda la famiglia tradizionale e per il quale era stato rimosso dal comando dell’Istituto Geografico Militare. “Questo nuovo incarico, che ero certo sarebbe arrivato, mi è stato assegnato dai vertici delle Forze armate dopo la mia rimozione dall’Istituto Geografico Militare” ha dichiarato il generale. “È un ruolo prestigioso che assumerò con la stessa passione di sempre. Non ho mai dubitato di non aver commesso mancanze disciplinari o violato codici militari. Dopo il nostro incontro, il ministro Crosetto ha chiaramente affermato che avrei ricevuto un nuovo incarico”.

Vannacci ha difeso la sua nomina contro le critiche, affermando che chi polemizza mostra di non essere preparato e fa affermazioni non veritiere. Ha smentito l’idea di entrare in politica almeno per il momento, sottolineando il suo impegno continuo come soldato. Il generale, ora assegnato al comando delle Forze Operative Terrestri, è responsabile dell’indirizzo delle attività di approntamento e svolge un ruolo chiave nello staff per il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito. In pratica, l’incarico affidato al generale è operativo e non di comando. In altri termini, l’alto ufficiale dirigerà lo staff ma non decide nulla, non ha nessun incarico di comando. Delle forze operative terrestri/comando operativo esercito fanno parte l’Istituto geografico militare, le forze speciali dell’esercito e l’aviazione.

Le opposizioni hanno criticato la nomina, con Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana dichiarando che “l’Italia merita di meglio”. Riccardo Magi di Più Europa ha evidenziato la presunta xenofobia, omofobia e farneticazioni complottiste di Vannacci, considerate meriti dal governo. Marco Furfaro del Partito Democratico ha definito Vannacci un “razzista omofobo premiato dal governo Meloni e dal Ministro della Difesa”.

Intanto, lo stesso ministro della Difesa, Guido Crosetto, getta acqua sul fuoco delle polemiche. “In merito alle pretestuose polemiche che alcuni stanno provando a sollevare, sentendosi esperti di questioni e tematiche militari – afferma Crosetto – mi preme solo sottolineare che il generale dell’Esercito Roberto Vannacci non è stato nè promosso nè retrocesso. Lo Stato Maggiore dell’Esercito italiano ha deciso di affidargli uno dei ruoli che gli competevano per grado, esperienza e diritto, in attesa che siano esperiti gli accertamenti previsti”. “Le garanzie costituzionali a tutela della persone – prosegue Crosetto – valgono anche per i militari e nessuno può emettere giudizi sommari, sostituendosi alle norme e alle procedure previste a tutela di uno Stato di diritto che, in una democrazia, riguarda tutti”. 

 

Vannacci presenta il suo libro ad Anagni

 

Il generale Roberto Vannacci, autore del controverso libro “Il mondo al contrario”, sarà ospite ad Anagni mercoledì prossimo, il 6 dicembre alle 17, nella Sala della Ragione del palazzo comunale, per presentare il suo libro. L’evento è stato organizzato dall’Accademia Bonifaciana, ottenendo l’approvazione dell’amministrazione comunale che ha concesso l’uso della Sala della Ragione. La notizia arriva in un momento particolare per il generale, poiché dopo le polemiche scaturite dall’uscita del libro, il quale è stato per mesi uno dei più venduti in Italia, è stato nominato Capo di Stato Maggiore del Comando delle Forze Operative Terrestri del Comando Operativo dell’Esercito.

Il libro del generale ha suscitato accese controversie per le sue posizioni conservatrici su temi sensibili come l’omosessualità, le famiglie omosessuali e il riconoscimento della cittadinanza italiana agli immigrati. A seguito dell’annuncio della sua presenza ad Anagni, le polemiche hanno ripreso vigore, con il collettivo Ugualmente che ha richiesto un’opinione ufficiale dall’amministrazione comunale. Il circolo locale di Sinistra Italiana ha espresso la sua disapprovazione, dichiarando che “questa città non merita assolutamente questo tipo di narrazione”. L’evento si preannuncia quindi carico di tensioni e dibattiti, in un contesto dove le posizioni del Generale continuano a dividere l’opinione pubblica. La presentazione del libro ad Anagni potrebbe rappresentare un momento di confronto e riflessione su questioni rilevanti per la comunità, aprendo spazi di dialogo e confronto su tematiche di grande attualità e sensibilità sociale.

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