Novità all’edizione di quest’anno del Goteborg Film Festival, in Svezia. Una manifestazione non nuova alle eccentricità, dopo aver in passato ospitato anche proiezioni per un solo spettatore in un faro del Mar del Nord. Quest’anno si è andati oltre: fino al 6 febbraio si potrà partecipare in presenza, online e in modalità “ipnotica”, letteralmente ipnotizzando il pubblico in sala. Sono stati selezionati tre film, tra cui “Land of Dreams” di Shirin Neshat e Shoja Azari, titoli che in modi diversi portano il pubblico in un viaggio emotivo dove vengono esplorati diversi stati di coscienza. “Abbiamo costruito questo cinema ipnotico per sperimentare l’esperienza cinematografica, per sfidare le nostre idee su come guardare un film e per esplorare come l’esperienza cinematografica viene influenzata quando si guarda il film in modo diverso”, spiega il direttore Jonas Holmberg.
L’obiettivo è far capire come possa cambiare la visione in base agli stimoli e al proprio stato d’animo; con un ipnotizzatore pronto a trasformare lo stato mentale del pubblico in accordo con l’umore e il tema del film. “Ho cercato di fare le cose che ci ha detto, come sentire la consistenza dei tessuti, della pelle, dei capelli e così via ed è stato più facile concentrarsi grazie all’ambiente, il buio totale, solo lo schermo luminoso” dice Louise, spettattrice. In tutto saranno presentati 200 film da 80 paesi. Il Festival, nato nel ’79, vuole portare tutto il mondo a Goteborg, da sempre il suo motto, così come essere un trampolino di lancio per i nuovi film nordici nel mondo. Quest’anno tra i premi alla carriera c’è anche quello al regista italiano Luca Guadagnino.