Politica

Il governatore Cuomo sotto accusa per molestie sessuali

Un molestatore seriale, è questo il quadro che emerge da una indagine che vede sotto accusa Andrew Cuomo per aver molestato sessualmente diverse donne. Il governatore di New York è stato interrogato per oltre undici ore nell’ambito di un’indagine portata avanti dalla procuratrice generale dello Stato Letitia James.

“L’indagine indipendente ha concluso che il Governatore Andrew Cuomo ha molestato sessualmente diverse donne violando così la legge federale e dello Stato. In particolare dalle indagini sono emerse le prove che tra le donne molestate ci siano un’attuale dipendente ed una ex dipendente statale”, ha detto James che ha accusato Cuomo di aver creato nei suoi uffici un ambiente di lavoro pervaso da un clima di paura e di intimidazione, oltre che ostile nei confronti di diversi membri dello staff. La procuratrice ha quindi definito “eroiche” le donne, alcune giovani, che hanno avuto il coraggio di denunciare. Gli investigatori hanno intervistato 179 persone e esaminato più di 74.000 documenti, e-mail, testi e immagini. Le prove del reato sarebbero schiaccianti.

Questa vicenda compromette il futuro politico del governatore, una delle figure più influenti nel partito democratico americano. Intanto, Cuomo si difende dall’accusa di essere un molestatore seriale e affida a un video la sua versione dei fatti, poco dopo che la procuratrice generale di New York, Letitia James, ha presentato l’esito dell’indagine per molestie, accusandolo di aver “molestato sessualmente” 11 donne, violando così leggi statali e federali. “Voglio che sappiate direttamente da me che non non ho mai toccato nessuno in modo inappropriato o fatto avances sessuali inappropriate verso qualcuno. Ho 63 anni. Ho vissuto tutta la mia vita adulta sotto i riflettori. Questo non è quello che sono”. “Io scherzo con le persone. Faccio battute, alcune migliori delle altre. Sono la stessa persona in pubblico come in privato”, ha spiegato Cuomo.

“Capisco ora che ci sono delle prospettive generazionali o culturali che onestamente non avevo apprezzato del tutto. E ho imparato da questo”, ha aggiunto. “Ho chiamato un esperto per delineare una nuova politica e procedura contro le molestie sessuali e per formare l’intero team, me compreso. Accetto le responsabilità, stiamo facendo dei cambiamenti”, ha sottolineato. “Altre rimostranze riguardavano l’ambiente di lavoro. Ho sempre detto che il mio ufficio è un posto di lavoro esigente e che non è per tutti”, ha concluso il responsabile democratico.

Deve dimettersi, ha chiesto il sindaco di New York Bill de Blasio (democratico). Stessa richiesta formulata dalla presidente della Camera Nancy Pelosi, anche lei democratica come il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, il quale ha risposto “sì” a una domanda in merito durante una conferenza stampa. “Penso dovrebbe dimettersi. Credo che il parlamento statale potrebbe metterlo in stato d’accusa, non ne sono certo. Non conosco tutti i dati”, ha aggiunto.

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redazione