“Il governo ha già deciso di rimodulare la pianificazione di rientro di alcune capacità del contingente e di aumentarne la consistenza numerica nell’ultimo trimestre dell’anno, in una misura ritenuta idonea a compensare il rientro di quella parte del contingente spagnolo che era dedicata alla Force Protection”. Lo ha annunciato il sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi rispondendo questa mattina in aula alla Camera a una interpellanza del deputato di Alternativa Libera Massimo Artini sulla presenza dei militari italiani in Afghanistan. Rossi ha ricordato che lo scorso “6 ottobre, il ministro della difesa aveva evidenziato come la situazione di sicurezza generale dell’Afghanistan fosse delicata a causa delle iniziative di destabilizzazione del governo intraprese dai talebani e dalle organizzazioni terroristiche che li appoggiano”.
“L’Italia, da molti anni presente in Afghanistan in una missione che ha senza dubbio garantito, rispetto alle condizioni del passato, un più elevato livello di sicurezza, partecipazione democratica e progresso sociale ed economico del Paese – ha osservato Rossi – sta completando il processo di valutazione tecnica e politica relativo all’ipotesi di proseguire nel proprio impegno. Dall’esito di tali valutazioni il governo informerà tempestivamente il Parlamento, così come sempre avvenuto, per consentirgli di poter esercitare le prerogative di competenza”. “L’eventuale disponibilità del Paese a continuare la missione – ha concluso Rossi – dovrà comunque tenere conto delle valutazioni e delle decisioni che saranno collegialmente prese in ambito Nato fin dai prossimi incontri. Solo in tale sede, infatti, sarà possibile valutare e pianificare le esigenze da soddisfare e le misure più opportune da adottare da un punto di vista operativo e, soltanto in conformità a tali valutazioni, anche l’Italia potrà meglio individuare il contributo da rendere disponibile. Ogni soluzione, comunque, terrà conto delle sempre prioritarie esigenze di tutela della sicurezza dei nostri uomini”.