Il governo ha deciso di presentare un emendamento al decreto-legge “Milleproroghe” al fine di reintrodurre una parziale esenzione dell’Irpef per gli agricoltori. Questa decisione è stata motivata dalla protesta che ha coinvolto gli agricoltori in varie parti d’Italia e d’Europa per oltre due settimane. Tale mossa arriva anche dopo un acceso dibattito politico, soprattutto all’interno della coalizione di centrodestra, in particolare tra Lega e Fratelli d’Italia. “L’esenzione Irpef negli anni passati è stata una misura iniqua e ha favorito soprattutto i grandi imprenditori e le imprese con volumi di affari elevati,” ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante un incontro con le organizzazioni agricole.
“La proposta del Governo è quella di aiutare gli agricoltori che ne hanno bisogno limitando l’esenzione ai redditi agrari e domenicali che non eccedono l’importo di diecimila euro”. La protesta degli agricoltori non si è fermata nonostante l’annullamento della grande manifestazione prevista nel centro di Roma. Una delegazione di trattori ha comunque attraversato la Capitale, mentre a Palazzo Chigi si è svolto un incontro tra rappresentanti delle principali organizzazioni agricole e il governo. “Il provvedimento che emergerà da questa discussione, con un ulteriore sforzo a garantire risorse adeguate, garantirà più del 90% delle imprese agricole,” ha confermato il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida.
Il governo ha illustrato una serie di azioni prioritarie, tra cui un aumento dei fondi destinati al settore agricolo nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, l’istituzione di un Fondo per le emergenze da 300 milioni di euro e il potenziamento delle misure di sicurezza e protezione per le filiere agricole. “Abbiamo lavorato per affrontare vecchi e nuovi problemi. Abbiamo garantito il taglio delle accise sul carburante agricolo e abbiamo sostenuto la promozione dei prodotti italiani perché acquisiscano sempre maggior valore,” ha aggiunto Meloni. La presidente del Consiglio ha anche sottolineato l’importanza di valorizzare le filiere nazionali, incentivare la produzione nazionale e difendere il modello agroalimentare italiano dall’omologazione e dall’impoverimento.
“Inoltre, vogliamo affrontare il tema dei costi di produzione, impedendo la vendita sotto i costi di produzione e riconoscendo il giusto prezzo agli agricoltori,” ha detto Meloni. Il governo si impegna anche a lottare per una legislazione europea che blocchi la produzione di cibo a base cellulare in laboratorio. “La carne sintetica, la carne prodotta in laboratorio, è una minaccia etica, sociale, ambientale e per la salute,” ha affermato Meloni. La protesta degli agricoltori, simboleggiata dal corteo dei trattori sul Raccordo anulare di Roma, riflette le preoccupazioni del settore agricolo riguardo alle politiche governative ed europee. “Continueremo a lavorare per rispondere alle esigenze e alle richieste del settore agricolo italiano”, ha detto in serata Lollobrigida, intervenendo al presidio sulla via Nomentana.