Il maltempo flagella il Centro-sud: cinque morti e diversi feriti. Nuovi temporali prossimo weekend

ALLERTA METEO La Protezione civile ha esteso anche a oggi l’allarme per condizioni avverse, che prevede il persistere di precipitazioni diffuse

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Il maltempo flagella il Centro-sud. Il bilancio definitivo dell’ondata di violente perturbazioni che si è abbattuta nel fine settimana sull’Italia ha fatto registrare cinque morti. In Calabria un agricoltore è morto nella Piana di Gioia Tauro, schiacciato da un eucalipto caduto a causa del forte vento sulla sua auto. Due vittime anche a Sessa Aurunca, in provincia di Caserta, dove un albero ha colpito l’auto su cui viaggiavano marito e moglie. La quarta vittima è una persona che è finita con l’auto in un torrente in piena in provincia di Macerata. Ultimo decesso nei pressi di Villafranca, in provincia di Verona, dove un uomo di 50 anni è annegato dopo essere scivolato nel fiume Tione. Numerosi anche i feriti. Sempre in Calabria, nelle campagne del Vibonese, un altro albero abbattuto dal vento è finito su un bambino di otto anni, provocandogli un trauma cranico e varie fratture a causa della quali è stato trasferito nell’ospedale di Reggio Calabria. La Protezione civile ha esteso anche a oggi l’allerta di condizioni meteo avverse, che prevede il persistere di precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Liguria, Lombardia meridionale, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Sardegna, Umbria, Lazio, Abruzzo e Molise.

La protezione civili avverte anche che a partire da mercoledì pomeriggio forti venti provenienti dall’Atlantico settentrionale entreranno sul mar Ligure e daranno vita a una zona di bassa pressione sul Nord che si approfondirà sull’alto Adriatico portando piogge e temporali, dapprima in Lombardia, poi su tutto il Nordest per raggiungere poi Toscana, Umbria e Marche. Giovedì toccherà alla Campania e alle regioni tirreniche della Calabria. I venti si faranno più freddi, soffiando fino a 100 chilometri all’ora. Previste nevicate sulle Alpi fino a 400 metri, in Appennino a partire da quota 1.000 metri. E non è tutto. Nel corso del weekend del 5 e 6 marzo una nuova intensa perturbazione è pronta a colpire il Centro-Nord, con nuovi temporali e piogge diffuse e altro carico di neve sulle montagne e le previsioni non sembrano incoraggiare scenari di stabilità. (Immagini Afp)