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Ucraina: non useremo bombe a grappolo. Meloni: Italia aderisce a convenzione di Oslo

L’Ucraina ha “comunicato ai partner” i “cinque principi chiave” che guideranno l’uso delle munizioni a grappolo che saranno inviate a Kiev dagli Stati Uniti, chiarendo tra l’altro che “non saranno utilizzate sul territorio ufficialmente riconosciuto della Russia”. Lo ha scritto su Twitter il ministro della Difesa Olekseii Reznikov.

“Ho informato personalmente i nostri partner statunitensi di questi cinque principi per iscritto molto tempo fa”, ha precisato il ministro. “L’Ucraina utilizzerà queste munizioni solo per la liberazione dei nostri territori riconosciuti a livello internazionale. Queste munizioni non saranno utilizzate sul territorio ufficialmente riconosciuto della Russia”, ha spiegato, aggiungendo: “non useremo munizioni a grappolo nelle aree urbane (città) per evitare i rischi per le popolazioni civili – questa è la nostra gente, sono gli ucraini che abbiamo il dovere di proteggere”.

Reznikov ha precisato che “le munizioni a grappolo saranno utilizzate solo nei campi dove c’è una concentrazione di militari russi”. “Saranno utilizzati per sfondare le linee di difesa nemiche con il minimo rischio per la vita dei nostri soldati. Salvare la vita delle nostre truppe, anche durante operazioni offensive estremamente difficili, rimane la nostra massima priorità”, ha aggiunto. L’Ucraina, ha argomentato ancora Reznikov, “manterrà un rigoroso registro dell’uso di queste armi e delle zone locali in cui verranno utilizzate”. “Sulla base di questi documenti, dopo la liberazione dei nostri territori e la nostra vittoria, questi territori avranno la priorità ai fini dello sminamento. Questo ci consentirà di eliminare il rischio dagli elementi inesplosi delle munizioni a grappolo”, ha sottolineato, garantendo che assicurerà “l’attuazione del quadro giuridico pertinente per il processo di sminamento dopo la nostra vittoria”.

La Casa Bianca, dal canto suo, ha giustificato l’invio all’Ucraina di bombe a grappolo, un tipo di ordigni vietati dalla Convenzione di Oslo del 2008, di cui né la Russia, né l’Ucraina né gli Stati Uniti sono firmatari. Il Consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, ha ribadito che l’Ucraina ha bisogno di questo tipo di munizioni per difendere i suoi propri cittadini e che per questo “ha ottime ragioni” per minimizzare i rischi sui civili.

 

Russia: bombe a grappolo a Ucraina è “gesto di disperazione” Usa

 

Intanto, il ministero degli Esteri russo ritiene la decisione degli Stati Uniti di fornire munizioni a grappolo all’Ucraina un’altra manifestazione “scontata” del corso aggressivo americano contro la Russia, riferisce la diplomazia di Mosca, citata dalla Ria Novosti. Mentre l’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, citato dalle agenzie russe, ha precisato che la decisione degli Stati Uniti di fornire munizioni a grappolo all’Ucraina rappresenta un “gesto di disperazione” che non influirà sulla determinazione della Russia a raggiungere gli obiettivi della sua operazione militare. “Le munizioni a grappolo sono un gesto disperato. Questa misura racconta che gli Stati Uniti e i suoi satelliti si sono resi conto di essere impotenti. Tuttavia, non vogliono ammettere i propri fallimenti e il fallimento dei tentativi delle forze ucraine di condurre un’offensiva contro regioni russe. Da qui quest’ultima follia da parte loro”, ha detto Antonov.

Antonov ha affermato di ritenere che, alzando la posta in gioco nel conflitto ucraino, Washington stia avvicinando l’umanità a un conflitto globale. “L’attuale livello delle provocazioni americane è davvero fuori scala, avvicinando l’umanità a una nuova guerra mondiale. Gli Stati Uniti sono così ossessionati dall’idea di sconfiggere la Russia che non si rendono conto della gravità delle sue azioni. Stanno solo aumentando il numero di vittime e prolungando l’agonia del regime di Kiev”, ha proseguito l’ambasciatore russo. Il diplomatico ha quindi ricordato che, a suo dire, Washington ha chiuso un occhio sulle vittime civili, non ha tenuto conto delle preoccupazioni del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e ha scrollato le spalle davanti alle obiezioni dei suoi alleati.

“La crudeltà e il cinismo con cui Washington ha affrontato la questione del trasferimento di armi letali a Kiev è stupefacente. L’amministrazione ha completamente ignorato esperti, attivisti per i diritti umani e legislatori che hanno espresso la tesi secondo cui la mossa sarebbe stata disumana. Ha chiuso un occhio su vittime civili. Ora c’è il rischio che le sottomunizioni facciano esplodere civili innocenti per molti anni a venire, a causa di ciò che gli Stati Uniti stanno facendo”, ha detto Antonov. Secondo l’ambasciatore, infine, l’incanalamento di armi occidentali in Ucraina non sarà in grado di influenzare gli sforzi della Russia per raggiungere gli obiettivi della sua operazione militare, “che mira a sradicare le minacce alla sicurezza della Federazione Russa, compreso il nazismo che è stato alimentato in Ucraina”.

Analoghe parole sono state spese anche dalla portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. “Il trasferimento delle munizioni a grappolo è un gesto di disperazione e una prova di impotenza sullo sfondo del fallimento della tanto sbandierata ‘controffensiva’ ucraina”, ha detto. Secondo Zakharova, si tratterebbe di “un’altra ‘arma miracolosa’, su cui Washington e Kiev stanno puntando senza pensare alle gravi conseguenze”, e “che non avrà alcun effetto sul corso dell’operazione militare speciale, i cui scopi e obiettivi saranno pienamente raggiunti”. la portavoce del ministero degli Esteri russo ha aggiunto che la comunità internazionale “non ha il diritto” di ignorare le forniture statunitensi di munizioni a grappolo a Kiev e dovrebbe rispondere “adeguatamente” a questa decisione. “La comunità internazionale non ha il diritto di ignorare questi fatti ovvi e deve rispondere adeguatamente ad essi”, ha concluso Zakharova.

 

Spagna e Gran Bretagna: contrari a invio bombe a grappolo a Ucraina

 

La Spagna, dal canto suo, fa sapere di essere contraria all’invio di bombe a grappolo all’Ucraina, deciso dagli Stati Uniti per fornire un ulteriore contributo alla controffensiva di Kiev. “La Spagna, sulla base del fermo impegno che ha con l’Ucraina, ha anche un fermo impegno a non consegnare determinate armi e bombe in nessuna circostanza”, ha detto la ministra della Difesa, Margarita Robles. “No alle bombe a grappolo e sì alla legittima difesa dell’Ucraina, che comprendiamo non dovrebbe essere effettuata con bombe a grappolo”, ha insistito. Robles ha affermato che la decisione di inviare bombe a grappolo è stata presa dal governo degli Stati Uniti, non dalla Nato, di cui la Spagna è membro. Russia, Ucraina e Stati Uniti non hanno firmato la Convenzione sulle munizioni a grappolo, che vieta la produzione, lo stoccaggio, l’uso e il trasferimento delle armi. Questo tipo di munizioni è vietato invece in più di 100 paesi, inclusa la Spagna. La stessa Gran Bretagna, ha ricordato il primo ministro Rishi Sunak, è firmataria della Convenzione di Oslo che proibisce la produzione o l’uso di munizioni a grappolo e ne scoraggia l’uso. “Continueremo a fare la nostra parte per sostenere l’Ucraina contro l’invasione illegale e non provocata della Russia”, ha poi precisato Sunak.

 

Italia aderisce a convenzione di Oslo

 

“L’Italia aderisce alla Convenzione internazionale che vieta la produzione, il trasferimento e lo stoccaggio delle munizioni a grappolo. Nel quadro dei valori espressi dall`Alleanza Atlantica, l`Italia auspica l`applicazione universale dei principi della Convenzione”. Lo afferma il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che secondo quanto riporta un comunicato ribadisce “la condanna dell`Italia alla guerra d`aggressione della Russia, il supporto totale e costante alla resistenza dell`Ucraina, l`impegno con gli Alleati per costruire un nuovo e più forte modello di sicurezza per l`Europa”.

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