Nel corso di un’intervista con Fabio Fazio su “Che tempo che fa” su Nove, Papa Francesco ha toccato diverse questioni cruciali, dalla recente approvazione delle benedizioni alle coppie gay al dramma dei migranti nel mondo e alla preoccupante escalation bellica. La dichiarazione “Fiducia Supplicans,” emessa dal Dicastero per la Dottrina della Fede e ratificata dal Pontefice, ha provocato un acceso dibattito all’interno della Chiesa cattolica. La decisione di aprire la possibilità di benedire le coppie omosessuali ha innescato una reazione controversa, soprattutto da parte dei vescovi africani, che hanno annunciato la loro decisione di non aderire a tale disposizione.
Tale posizione si scontra chiaramente con quella della fazione più conservatrice della Curia romana, generando tensioni significative all’interno della gerarchia ecclesiastica. Il Papa, affrontando queste critiche, ha dichiarato con saggezza: “Quando si prende una decisione c’è un prezzo di solitudine da pagare. A volte le decisioni non sono accettate. Ma la maggior parte delle volte in cui la decisione non viene accettata è perché non si conosce”. Questa risposta riflette il desiderio del Pontefice di spingere la Chiesa verso un dialogo aperto e compassionevole, incoraggiando la comprensione e il rispetto nelle decisioni ecclesiastiche.
Migranti e coppie gay
La questione delle benedizioni alle coppie gay è stata solo uno degli argomenti toccati durante l’intervista, poiché Papa Francesco ha affrontato anche le gravi preoccupazioni legate ai migranti. Ha sottolineato la crudeltà con cui spesso vengono trattati, considerati “cose” anziché esseri umani. Ha citato la recente tragedia degli annegamenti a Cutro, sottolineando che “ognuno ha il diritto di rimanere a casa o di migrare”. Altro tema affrontato è stato il vergognoso commercio delle armi, che alimenta conflitti in tutto il mondo. “Dietro le guerre, diciamolo, con un po’ di vergogna, c’è il commercio delle armi” ha dichiarato Papa Francesco.
Le armi
Ha evidenziato il fatto che troppe volte i conflitti si prolungano o si intensificano solo per il profitto derivante dalla vendita e dalla sperimentazione di nuove armi. Ha sottolineato con forza che “la gente che muore è il prezzo che si paga”. Il Pontefice ha anche condiviso la sua preoccupazione per l’escalation bellica, esprimendo timori sulla capacità autodistruttiva dell’umanità. Ha sollevato il problema delle armi atomiche, sottolineando la paura di come potrebbe finire l’umanità. “Uno si domanda come finirà, con le armi atomiche adesso che distruggono tutto, come finiremo, come l’arca di Noè? Questo mi fa paura, la capacità di autodistruzione che oggi ha l’umanità” ha ammesso.
Le dimissioni
Tuttavia, Papa Francesco ha anche condiviso fonti di gioia e speranza. Ha parlato della tenerezza dei bambini e della saggezza dei nonni come elementi che lo fanno sorridere. Ha annunciato l’intenzione di organizzare un nuovo incontro mondiale dei bambini a giugno, cercando di sensibilizzare sul fatto che “i bambini sono il futuro”. Infine, affrontando le voci sulle sue dimissioni, il Papa ha dichiarato che, sebbene la possibilità sia aperta a tutti i Papi, al momento non è al centro dei suoi pensieri o delle sue inquietudini. Ha chiesto alle persone di pregare per lui, affinché possa continuare il suo impegno senza fallire nei suoi doveri. “Ma per favore, pregate a favore, non contro, grazie!” ha concluso il Pontefice.