“Cari fratelli, il sinodo non è un Parlamento, dove per raggiungere un consenso o un accordo comune si ricorre al negoziato, al patteggiamento o ai compromessi, ma l’unico metodo del sinodo è quello di aprirsi allo Spirito santo con coraggio apostolico, umiltà evangelica e orazione fiduciosa, affinché sia Lui a guidarci e illuminarci e a farci mettere davanti agli occhi, con i nostri pareri personali, la fede in Dio, la fedeltà al magistero, il bene della Chiesa e la salus animarum (salvezza delle anime, ndr.)”. Così Papa Francesco aprendo la prima sessione del sinodo ordinario sulla famiglia (4-25 ottobre). Il sinodo “è un camminare insieme con lo Spirito di collegialità e sinodalità”, ha detto Francesco nel breve indirizzo introduttivo, “adottando coraggiosamente la parresia, lo zelo pastorale e dottrinale, la saggezza, la franchezza e mettendo sempre davanti ai nostri occhi il bene della Chiesa, delle famiglie, e la suprema lex, la salus animorum. Vorrei ricordare – ha detto – che il sinodo non è un convegno o un parlatorio, non è un Parlamento o un Senato dove ci si mette d’accordo, il sinodo invece è una espressione ecclesiale, cioè è la Chiesa che cammina insieme per leggere la realtà con gli occhi della fede e con il cuore di Dio”.