Il Pd in Sicilia riparte da Renzi: o si governa o si va a casa. Ma Raciti guarda al 2017
L’AUTOCRITICA Il segretario regionale: “Abbiamo bisogno di consolidare il nostro rapporto con alleati e non”. Bocciata candidatura Lagalla a governatore
“Il punto che oggi siamo chiamati ad affrontare è riassumibile in una scelta e nella soluzione prospettataci dal premier Renzi: o si governa o si va a casa ed è questo il punto da cui dobbiamo cercare di ripartire”. Lo ha detto il segretario del Pd in Sicilia, Fausto Raciti in occasione dell’assemblea regionale del partito svoltasi a Palermo. Ma di fine corsa, Raciti, non intende parlarne. “Non credo abbia un senso affrontare il tema che abbiamo davanti, pensando di mettere una data di scadenza a questa legislatura – ha sottolineato – e il messaggio che dobbiamo mandare e’ che la verifica di questo governo e’ un fatto permanente”. In altri termini, “la nostra capacita’ di dare risposte ai problemi con cui ci confrontiamo non e’ piu’ post-databile, dobbiamo provare a svolgere questa nostra funzione consapevoli che noi non siamo una forza autosufficiente”. Quindi, “abbiamo bisogno di consolidare il nostro rapporto con alleati e non, in primis con l’Udc, e che anche con le altre forze si offra lo spazio di un ragionamento politico con noi”.
A questo punto, per Raciti, “serve una verifica continua soprattutto nella nostra capacita’ di essere consapevoli che il nostro ruolo non puo’ essere esclusivamente quelli che dall’esterno giudicano un’attivita’ di governo che li coinvolge solo marginalmente. Non penso che questa sia la funzione che ci hanno dato gli elettori”. L’assemblea per il segretario è stata anche l’occasione per spazzare via insistenti voci, circolate in questi giorni, riguardo una possibile candidatura a Palazzo d’Orleans dell’ex assessore alla Sanita’ della giunta Cuffaro, il rettore uscente dell’univerista’ di Palermo Roberto Lagalla. “Stiamo portando avanti un lavoro importante nella sanita’ siciliana – ha puntualizzato -. Con la nomina di Baldo Gucciardi, il Pd intende proseguire il lavoro di Lucia Borsellino: possiamo solo andare avanti, non certo tornare al passato”. Come dire, ‘pratica Lagalla’ archiviata. Nel corso dell’assemblea, infine, per acclamazione è stato eletto Giuseppe Bruno presidente del Pd. Vice presidenti Marika Cirone Di Marco e Concetta Raia, entrambe deputate all’Ars.