Il riscaldamento globale sta distruggendo ghiacci e manti nevosi, che ricoprono il 40% del Pianeta. Il report “Ghiaccio bollente” del Wwf, dà una visione preoccupante di quanto sta accadendo. Nelle zone polari la situazione è particolarmente preoccupante: l’aumento della temperatura media è il doppio di quella registrata altrove. Se dovesse continuare così, gli esperti prevedono che prima della metà del secolo il mare Artico sarà privo di ghiacci nei mesi estivi. Anche l’Antartide si è riscaldato di circa 3 gradi in 50 anni, l’87% dei suoi ghiacciai si sono ritirati. E non va meglio per i ghiacciai cosiddetti alpini, come Alpi, Himalaya, Patagonia, Alaska, Kilimangiaro, con una riduzione fino al 75%. Sulle nostre Alpi si è passati dai 519 km quadrati del ’62 a 368.Dal ghiaccio del Pianeta dipendono risorse idriche, mitigazione del clima, equilibrio degli Oceani, emissioni di gas serra. Continuando così le ripercussioni sulla società saranno enormi. Il 60% della popolazione vive sulle zone costiere e con l’innalzamento dei mari, rischiano di sparire città come Miami, New York, Shangai, Londra. I ghiacciai sono poi fondamentali per agricoltura e industria, e per la sopravvivenza di tante specie come balene, pinguini, orsi polari, trichechi. E’ per questo che il Wwf ricorda che il 2015 è un anno cruciale: la comunità internazionale dovrà prendere decisioni fondamentali per il nostro futuro, a partire dal Summit delle Nazioni Unite per gli Obiettivi di sviluppo sostenibile per i prossimi 15 anni, a New York: perché il Pianeta nelle mani dell’uomo si sta sciogliendo.