Il Pil pre-crisi tornerà nel 2020. E Renzi sparge ottimismo

Il Pil pre-crisi tornerà nel 2020. E Renzi sparge ottimismo
28 dicembre 2015

Il Pil dell’Italia tornera’ alla situazione pre-crisi non prima del 2020: lo stima l’Ufficio studi della Cgia di Mestre. La Cgia ricorda che dall’inizio della crisi (2007) ad oggi, nel nostro Paese il Pil e’ sceso di oltre 8 punti, i consumi delle famiglie di 6,5 punti e gli investimenti quasi 27,5 punti percentuali. La disoccupazione, invece, e’ pressoche’ raddoppiata. Se nel 2007 ammontava al 6,1 per cento, il dato medio del 2015 dovrebbe attestarsi al 12,1 per cento. “Il Premier Renzi – segnala il coordinatore dell’Ufficio studi della Cgia paolo Zabeo – fa bene a trasmettere ottimismo e fiducia. La situazione, tuttavia, rimane ancora molto delicata. Per recuperare il terreno perso ci vorra’ molto tempo. Se nel prossimo futuro il Pil crescera’ di almeno 2 punti ogni anno, il nostro Paese tornera’ alla situazione pre-crisi solo nel 2020”.

Ovviamente, sottolinea la Cgia, per ritrovare una crescita media cosi’ sostenuta (almeno 2 per cento all’anno) e’ indispensabile far ripartire gli investimenti, in particolar modo quelli pubblici che, purtroppo, rimangono ancora molto fragili. La Cgia ricorda che tra il 2007 e il 2014 l’ammontare complessivo degli investimenti al netto dell’inflazione e’ sceso di ben 109,4 miliardi di euro. Nessun altro indicatore economico ha registrato una contrazione percentuale cosi’ ampia. “Gli investimenti – dice ancora Zabeo – sono una componente rilevante del Pil. Se non miglioriamo la qualita’ dei prodotti, dei servizi e dei processi produttivi siamo destinati a impoverirci. Senza investimenti questo paese non ha futuro. Ricordo, altresi’, che le imprese contribuiscono per oltre il 60 per cento del totale nazionale degli investimenti. Queste ultime, pertanto, saranno chiamate a giocare un ruolo determinante. Per fare cio’, il sistema creditizio, anche alla luce delle operazioni Tltro e Quantitative easing, dovra’ sostenere le imprese con nuova liquidita’: altrimenti, con quali risorse gli imprenditori potranno rilanciare gli investimenti?”

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