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Il Polo nord magnetico prende la via della Siberia: un fenomeno secolare

Il polo nord magnetico, punto sulla superficie terrestre dove le linee del campo magnetico convergono verso il basso, non è mai stato statico. La sua migrazione è documentata fin dalla prima misurazione ufficiale nel 1831 da parte dell’esploratore britannico James Clark Ross.

Da allora, il polo ha disegnato un percorso sinuoso attraverso l’Artico, ma negli ultimi decenni si è osservato un cambiamento significativo. Fino a qualche anno fa, il polo nord magnetico si spostava a una velocità di circa 50 chilometri all’anno. Tuttavia, recenti osservazioni indicano un rallentamento, con la velocità attuale che si è stabilizzata intorno ai 35 chilometri all’anno. Questo rallentamento, sebbene possa sembrare minimo, è significativo per gli studi geofisici e la navigazione globale.

Cause e conseguenze

Le cause di questo movimento sono legate al comportamento del ferro liquido nel nucleo esterno della Terra. Le correnti di convezione e i flussi di questo materiale fuso generano il campo magnetico, che a sua volta influenza la posizione dei poli magnetici. Gli scienziati ipotizzano che i cambiamenti nella dinamica di questi flussi possano spiegare sia l’accelerazione che il rallentamento osservati.

Le implicazioni di questo spostamento sono varie:

  • Navigazione: Per le bussole, che puntano verso il polo nord magnetico, significa che le mappe magnetiche devono essere aggiornate regolarmente. Questo è cruciale per la navigazione marittima, aerea e terrestre, dove anche piccoli errori di orientamento possono portare a deviazioni significative.
  • Tecnologia: I sistemi di posizionamento globale (GPS) e altre tecnologie che fanno affidamento sulla magnetosfera per la correzione dell’errore possono risentire di queste variazioni, anche se i moderni sistemi sono progettati per adattarsi automaticamente.
  • Protezione Ambientale: Il campo magnetico terrestre funge da scudo contro le radiazioni solari e cosmiche. Un cambiamento nel campo potrebbe influenzare questa protezione, anche se gli effetti su vasta scala non sono ancora chiari.

Monitoraggio e futuro

Gli scienziati continuano a monitorare questo fenomeno utilizzando satelliti come Swarm dell’Agenzia Spaziale Europea, che forniscono dati dettagliati sui cambiamenti del campo magnetico. L’aggiornamento del World Magnetic Model (WMM), un modello globale utilizzato per la navigazione, è avvenuto nel 2024 per riflettere questi nuovi dati, assicurando che le tecnologie e le mappe restino accurate.

La migrazione del polo nord magnetico verso la Siberia pone domande affascinanti sulla dinamica interna del nostro pianeta e sul suo campo magnetico. Mentre non ci sono segni di un’inversione dei poli all’orizzonte, la comunità scientifica rimane vigile, osservando come questi cambiamenti possano influenzare la vita sulla Terra.

In sostanza, il viaggio del polo nord magnetico continua a essere un affascinante capitolo della geofisica, un promemoria della natura dinamica del nostro pianeta e delle sfide che pone alla nostra comprensione e tecnologia.

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redazione