Il premier abbandona il suo partito in Sicilia. Raciti: “Mai sentito Renzi ma era opportuno”
BUFERA CROCETTA Per il segretario regionale del Pd “oggi non ci sono ragioni per interrompere la legislatura”
Matteo Renzi scarica il suo partito in Sicilia. Eloquente il segretario del Pd siciliano: “Non ho sentito Renzi: né ieri, né oggi. E questo fatto mi lascia perplesso. Sarebbe stato opportuna una consultazione con il segretario regionale del Partito Democratico”. Va giù duro, il giovane Fausto Raciti che di fatto è stato abbandonato al suo destino dal suo segretario sulla misteriosa vicenda delle intercettazioni che riguarderebbero il dottor Tutino e il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta. Ma di fine legislatura, Raciti , non ne vuole sentire parlare. “Siamo aperti a tutti gli scenari, se un governo fa le cose sta in piedi e se sarà così andremo avanti, in alternativa ne prenderemo atto. Oggi non ci sono ragioni per interrompere la legislatura”. Ed osserva che su “quanto si è consumato nelle ultime 36 ore induce politici e operatori dell’informazione ad operare con prudenza, e ad evitare la sommarietà di giudizi e di pareri”. Ma una cosa è certa per il segretario del Pd in Sicilia che “più si va avanti nelle ore e più emerge la necessità di un fascio di luce che chiarisca quanto avvenuto nelle ultime 36 ore”.