“Volevo porre una questione morale con il film: se accettiamo che metodi atroci a volte danno buoni risultati, stiamo accettando che il fine giustifica i mezzi?”. Per il regista Damien Chazelle è questa la chiave di “Whiplash”, una delle sorprese dei premi Oscar 2015, candidato come miglior film e in altre 4 categorie. Il film racconta la storia di un ambizioso giovane musicista che studia in un prestigioso conservatorio e del suo rapporto con un insegnante convinto che la pressione psicologica, anche brutale, sia l’unico modo per tirare fuori il vero talento. A interpretare il maestro un ispirato J.K. Simmons, candidato come miglior attore non protagonista. “Siamo andati agli estremi della tortura e dell’abuso psicologico ed emozionale, ed è questa la storia che Damien voleva raccontare e la discussione che voleva ispirare è su qual sia il punto da non oltrepassare”. Miles Teller interpreta il giovane batterista, un musicista dotato di “un talento accecante” dice. “Ci sono persone che sono contente di trovare un lavoro regolare e di poter provvedere alla loro famiglia e basta. E poi ci sono gli altri che pensano e sanno di esser destinati a fare molto di più”. (Immagini Afp)