Tra meno di un anno, esattamente il 5 novembre del 2024, gli Stati Uniti saranno chiamati alle urne per eleggere il prossimo presidente, in un momento cruciale della loro storia politica. Nonostante la prematura fase dei sondaggi e la mancanza di una chiara stagione delle primarie, il dibattito politico è già acceso, con Donald Trump che emerge come figura centrale nel Partito Repubblicano. Dall’altro fronte, il presidente Joe Biden sembra essere il probabile candidato (81 anni) del Partito Democratico, tuttavia, nuovi contendenti come il deputato del Minnesota Dean Phillips si inseriscono nella competizione. Phillips critica la gestione di Biden, sottolineando l’età del presidente e il basso tasso di approvazione.
Dunque, nel Partito Repubblicano, Trump emerge come il principale candidato nonostante le controversie legali che lo circondano. Tuttavia, è lo stesso ex presidente Usa ha ribadire in ogni suo discorso, nella sua solita retorica, che le elezioni presidenziali americane del 2020 sarebbero state fraudolente. In ogni caso, Trump è attualmente accusato di aver tentato di influenzare il risultato elettorale nello stato della Georgia. Di certo la sua leadership è rafforzata dalla debolezza strutturale di Biden e da un crescente sostegno all’interno del partito, nonostante le accuse pendenti contro di lui, come detto. La competizione repubblicana sembra aver perso diversi contendenti di peso, con Trump in netto vantaggio nei sondaggi interni del partito. Il governatore della Florida Ron DeSantis è stato inizialmente un contendente serio, ma il divario tra lui e Trump si è ampliato nel corso del tempo.
Altri nomi, come Nikky Haley, Vivek Ramaswamy e alcuni ex governatori, partecipano alla corsa, ma sembra che Trump detenga una posizione dominante. Il panorama politico è complesso, con una serie di dinamiche che delineano la corsa elettorale. L’ex vicepresidente Mike Pence ha annunciato il suo ritiro dalla corsa, mentre il nipote di Bobby Kennedy, Robert Kennedy Jr., ha deciso di correre come indipendente, portando idee controverse e attirando sia sostenitori democratici che repubblicani. Intanto, in parallelo alla corsa elettorale, emergono preoccupazioni riguardo alle possibili politiche di una seconda amministrazione Trump. Idee quali l’impiego dell’esercito per garantire l’ordine pubblico, la centralizzazione nel rilascio delle licenze di insegnamento e misure contro gli immigrati illegali sono state anticipate.
Se tutto ciò non bastasse a generare allarme, il Wall Street Journal ha aggiunto molti particolari preoccupanti. Tra le altre cose, Trump vuole creare un organismo che dia le licenze per l’insegnamento solo ai professori che “abbracciano i valori patriottici e il modello di vita americano”. Quindi vuole fondare università pubbliche, probabilmente online, una “American Academy” per contrastare gli insegnamenti “woke” di quelle private ormai in mano ai liberal. Per finanziarle, tasserà o multerà proprio gli atenei di sinistra che intende colpire: “Non saranno permessi la wokeness di sinistra o il jihadismo”. Vieterà ai medici di prestare assistenza ai giovani transgender che intendono ricevere trattamenti per cambiare sesso. Fonderà le “freedom cities”, città della libertà, imponendo alla polizia l’adozione di misure più severe per garantire l’ordine.
Queste proposte hanno generato preoccupazioni sia tra gli oppositori che tra i tradizionali repubblicani, segnalando una deviazione dall’approccio storico del partito. La situazione politica si presenta carica di tensioni e incertezze, con una competizione che si preannuncia intensa e caratterizzata da dinamiche imprevedibili. L’evoluzione delle prospettive politiche negli Stati Uniti sarà seguita con attenzione nei prossimi mesi, mentre il grande spettacolo della politica americana si prepara a entrare nel vivo con l’inizio delle primarie a gennaio. Esattamente, prenderanno il via il 15 gennaio in Iowa, per poi proseguire con New Hampshire, Nevada, South Carolina e Michigan. Già il primo round in Hawkeye State dirà molto sulla stagione. Probabilmente tutti i candidati minori si ritireranno lasciando 1-2 contendenti per Trump.