La missione Nasa “Mars 2020”, dopo 8 anni di preparazione, è pronta al lancio verso Marte; salvo ulteriori slittamenti, la data riprogrammata ora è il 30 luglio 2020. La missione, infatti, non è nata sotto i migliori auspici; una serie di inconvenienti tecnici, assieme al lockdown per la pandemia di Covid-19, ha causato diversi rinvii, rischiando di far perdere la finestra di lancio più favorevole per arrivare sul pianeta rosso che si chiude il 14 agosto, dopodiché bisognerà aspettare almeno 2 anni per avere la Terra e Marte nella posizione migliore per il viaggio.
Qualcosa del genere è accaduto alla missione europea “Exomars2020”, divenuta “Exomars2022”. Quella americana è una missione d’importanza epocale perché, per la prima volta, un rover marziano, denominato “Perseverance”, simile all’attuale Curiosity e alimentato a Plutonio, andrà alla ricerca di tracce di vita passata sulla superficie marziana, raccogliendo e sigillando campioni di terreno che poi verranno caricati su un secondo veicolo spaziale che, nel 2028, li porterà sulla Terra per essere analizzati.
Ad accompagnare “Perseverance” nel suo viaggio marziano ci sarà anche Scout, un piccolo elicottero che sarà il primo drone a volare su un altro pianeta. Scout è solo un dimostratore tecnologico ma ha a bordo delle telecamere con le quali riprenderà i suoi “saltelli” di circa 90 secondi l’uno. Tutto questo servirà anche a preparare le future missioni su Marte, comprese quelle con equipaggio umano. Una curiosità: a bordo del rover “Perseverance” è stato inserito un microchip con i nomi di 11 milioni di persone che, aderendo a un’iniziativa della Nasa, hanno prenotato un… “viaggio su Marte”.