Il silenzio di Santanché alla Direzione nazionale di Fratelli d’Italia: tra fiducia e richieste di dimissioni

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Daniela Santanché

Il centro congressi di via Alibert, a pochi passi da piazza di Spagna, ha ospitato la Direzione nazionale di Fratelli d’Italia. All’ordine del giorno, due anni di governo, la questione del Sud e il sostegno alle forze dell’ordine. Tuttavia, l’attenzione mediatica è stata monopolizzata dall’arrivo e dal comportamento di Daniela Santanché, la ministra del Turismo.

La ministra, coinvolta in uno scandalo per i rinvii a giudizio relativi al caso Visibilia e per una presunta truffa all’Inps durante la pandemia da Covid-19, ha scelto di non intervenire direttamente nel dibattito, arrivando alla riunione in ritardo e sedendosi in prima fila senza proferire parola. La sua presenza, tuttavia, è stata eloquentemente silenziosa, catturata dai numerosi fotografi presenti. Quando i giornalisti hanno tentato di ottenere un commento, Santanché è rimasta muta, lasciando parlare solo un post su X: “Orgogliosi del percorso fatto e della fiducia degli italiani. Continueremo a lavorare uniti”, un messaggio che molti hanno interpretato come una sfida diretta a chi chiede le sue dimissioni.

Fratelli d’Italia ha pubblicamente confermato il suo sostegno alla ministra. Giovanni Donzelli, responsabile dell’organizzazione del partito, ha dichiarato: “La fiducia nel suo lavoro per il turismo non è mai venuta meno”. Tuttavia, tra i presenti alla riunione, si percepisce un certo malcontento. Molti membri del partito temono che la situazione giudiziaria di Santanché possa danneggiare l’immagine di Fratelli d’Italia, soprattutto in un periodo delicato che vede il governo in scontro con la magistratura su altri fronti, come i casi Almasri e la gestione dei migranti.

La discussione sulle dimissioni di Santanché non è solo una questione di giustizia ma anche di strategia politica. Da un lato, la difesa della ministra può essere vista come un atto di fedeltà e garantismo; dall’altro, c’è la preoccupazione per le possibili ripercussioni elettorali e di immagine. La tensione tra il sostegno pubblico e il mormorio interno riflette la complessità della situazione politica in cui si trova Fratelli d’Italia.

La Direzione nazionale ha quindi rappresentato non solo un momento di bilancio politico ma anche un terreno di scontro tra fedeltà e pragmatismo, con la figura di Santanché al centro di un dibattito che va oltre la semplice amministrazione del turismo, toccando le corde profonde della coerenza politica e della gestione del potere.