La vertenza Ilva si avvicina ad un nuovo snodo: oggi pomeriggio alle 15 il governatore della Puglia, Michele Emiliano, e il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, vanno dal ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda. Martedi’ mattina alle 11.30, invece, riprende al Mise il negoziato tra Am Investco (la societa’ di Arcelor Mittal e Marcegaglia che si e’ aggiudicata l’Ilva al termine di una gara) e i sindacati metalmeccanici, presente anche il Governo e i commissari Ilva. Si torna al tavolo dopo lo strappo del 9 ottobre, giorno nel quale in tutto il gruppo siderurgico si e’ scioperato perche’ – come ha detto anche il Governo – la proposta di Am Investco e’ stata ritenuta irricevibile sia per la conferma degli esuberi, 4mila, che per il prospettato azzeramento delle posizioni contrattuali e di inquadramento maturate dai lavoratori. Ma la giornata di oggi sara’ particolare anche per la forma di protesta scelta dai lavoratori dell’indotto Ilva: 7.603 addetti che appartengono a 346 imprese appaltatrici che si occupano di lavori, di manutenzioni, trasporti, mense, pulizie industriali e civili e tanto altro ancora. Per questi lavoratori, dichiarano da tempo i sindacati di categoria, non c’e’ certezza di continuita’ occupazionale col passaggio dell’Ilva ad Am Investco. E cosi’ dopo aver a luglio messo la fascia nera del lutto al braccio, andando a lavorare egualmente e simboleggiando cosi’ provocatoriamente il loro stato d’animo, oggi i lavoratori dell’indotto, per il tramite dei loro sindacati, faranno sorvolare Taranto e l’area Ilva da un bimotore con lo striscione “Indotto Ilva=Zero Garanzie”.
E’ lo stesso velivolo usato, soprattutto in estate, per pubblicizzare locali o prodotti, ma stavolta lo usano i lavoratori dell’indotto Ilva per segnalare alla citta’ quale e’ la loro situazione e come i posti di lavoro siano a forte rischio. I sindacati parlano di “assenza di garanzie per lavoratori e lavoratrici dell’indotto” e “per questo continuiamo con il nostro motto “Per non dimenticare””. E sempre oggi, mentre ci sara’ il sorvolo del bimotore, “la categorie interessate – annunciano i sindacati – manifesteranno con i lavoratori in assemblea nei pressi della portineria imprese Ilva, sulla strada Taranto-Statte, per continuare a chiedere che la trattativa al Mise e che soprattutto la societa’ Am Investco riparta anche con la discussione e le garanzie dei lavoratori dell’indotto Ilva”. Si chiede in proposito che “le istituzioni e la politica, garantiscano che nessun lavoratore perdera’ un posto di lavoro, compreso i lavoratori e le lavoratrici dell’indotto; una discussione di un piano industriale serio che non possa prescindere dal prendere in considerazione tutte le unita’ che lavorano nel mondo dell’indotto, di come saranno utilizzate a seguito della nuova organizzazione industriale di Am Investco; utilizzo delle maestranze dell’indotto gia’ presenti nell’Ilva per i lavori di bonifica previsti”.
E ancora si chiedono “ammortizzatori sociali uguali per tutti compreso il mondo dell’Indotto; agevolazioni per esposizione amianto e prepensionamenti anche per i lavoratori dell’indotto; lavoro e sicurezza, salute e benessere per tutti compreso l’indotto”. “I piu’ deboli, senza tutele, senza ammortizzatori sociali – dicono i sindacati -, non siano lasciati al loro destino, abbandonati, colpevolmente, alle logiche del mercato, dei cambi appalto o assegnazioni di commesse al massimo ribasso che, nella migliore delle ipotesi, potrebbero portare forti riduzioni orarie, reddituali e delle tutele normative e contrattuali, o, peggio ancora, la fuoriuscita dal mercato del lavoro”. In quanto al confronto del 31, i sindacati chiedono che la trattativa con Am Investco riparta da zero, senza paletti, e quindi accantonando il contenuto della lettera che formalizzava sia gli esuberi che l’azzeramento. In quanto all’incontro di oggi al Mise, il sindaco di Taranto e il governatore pugliese chiederanno a Calenda risposte in merito al piano ambientale, ai lavori di bonifica e di messa a norma del siderurgico e a come utilizzare in attivita’ alternative i previsti esuberi Ilva.