Immigrati, attacco armato a Guardia costiera italiana

Lupi: “Per affrontare adeguatamente questo dramma sia indispensabile un intervento delle istituzioni internazionali in Libia”.

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L’equipaggio di una motovedetta della Guardia Costiera italiana impegnata nel soccorso dei migranti e’ stata minacciata da uomini armati di kalashnikov che volevano tornare in possesso del barcone soccorso. Lo riferisce il ministro Maurizio Lupi. “Nella tragedia dei migranti e dell’azione di soccorso della nostra Guardia Costiera oggi e’ successo un fatto allarmante, che segna un ulteriore salto di qualita’ nell’orrendo traffico di donne, uomini e bambini nel Mediterraneo. Nel pomeriggio-spiega il ministro- mentre l’equipaggio di una motovedetta della Guardia Costiera traeva in salvo dei migranti da un barcone davanti alle coste libiche, si e’ avvicinato un barchino veloce con a bordo quattro persone armate di kalashnikov che hanno minacciato i marinai italiani per riprendersi il barcone vuoto e riportarlo indietro per poterlo riutilizzare”.

Lupi aggiunge: “Siamo vicini agli uomini e alle donne della Guardia Costiera che si prodigano da anni per salvare da morte certa migliaia di persone e che per questo rischiano la vita. Oggi a maggior ragione riteniamo, come sostiene il presidente del Consiglio Matteo Renzi, che per affrontare adeguatamente questo dramma sia indispensabile un intervento delle istituzioni internazionali in Libia”. Erano in quattro gli uomini che, a bordo di un barchino, hanno minacciato una motovedetta della Guardia Costiera al largo della Libia. Quando i migranti, una novantina, erano ormai tutti a bordo della motovedetta, è comparso un barchino: i quattro hanno intimato all’equipaggio di allontanarsi e successivamente uno di loro è salito sul barcone dove si trovavano i migranti, ha acceso il motore e ha invertito la rotta, accompagnato dal barchino con a bordo gli altri tre uomini.