Immunità parlamentare, Giunta Senato decide su intercettazioni di Berlusconi

LE OLGETTINE L’inchiesta riguarda il cosiddetto processo Ruby ter in cui si procede per l’ipotesi di reato di corruzione in atti giudiziari

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iris-berardiTorna a riunirsi il prossimo 30 marzo, alle 20, la Giunta per le elezioni e le immunità del Senato, chiamata a decidere sulla richiesta della magistratura milanese di utilizzare gli ascolti tra Silvo Berlusconi e due delle “Olgettine”, Iris Berardi (foto) e Barbara Guerra (foto, home). L’inchiesta riguarda il cosiddetto processo Ruby ter in cui si procede per l’ipotesi di reato di corruzione in atti giudiziari. Il presidente della Giunta e relatore del caso, Dario Stefano, ha avanzato nei giorni scorsi la proposta di dare l’ok per cinque su undici delle intercettazioni che si vorrebbero utilizzare nell processo. La Giunta non è ancora arrivata ad esprimersi con un voto. Nella seduta dello scorso 23 marzo Forza Italia, è stato riferito, avrebbe sottolineato la necessità di aspettare di leggere la proposta definitiva del gup. Per il processo Ruby ter sono imputate trenta persone. L’ex premier Berlusconi è accusato di corruzione in atti giudiziari per la vicenda iniziata la notte tra il 27 e il 28 maggio 2010 quando Karima El Mahroug, detta Ruby, giunta in questura per una accusa di furto, fu rilasciata e affidata a Nicole Minetti dopo una sua telefonata.

Franco Coppi e Federico Cecconi, legali difensori di Berlusconi, hanno sollevato una questione di competenza territoriale al processo, chiedendo di spostare il procedimento a Roma o in seconda istanza a Monza. L’eccezione, alla quale si sarebbero associati anche i legali degli altri imputati coinvolti, è motivata dal fatto che, secondo l’accusa, il primo dei pagamenti sarebbe avvenuto a Roma. In alternativa, il foro competente potrebbe essere quello di Monza, dal momento che le cosiddette cene eleganti si tenevano ad Arcore. Secondo il procuratore Pietro Forno e i pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio, avrebbe comprato il silenzio di Ruby e delle ragazze presenti alle feste di Arcore sborsando “oltre 10 milioni di euro”. Dalle indagini e le intercettazioni, fino al maggio scorso, Berlusconi avrebbe pagato la versione delle cene eleganti resa dalle giovani, le cosiddette “olgettine”, ricompensandole con del denaro. L’accusa di corruzione in atti giudiziari – reato punito con una pena compresa tra i 6 e i 12 anni di carcere – viene contestata anche a Ruby, al suo ex legale Luca Giuliante, al cantante Mariano Apicella e a una ventina di ragazze, tra cui Marysthelle Polanco, Iris Berardi e le gemelle De Vivo.