Non si spegne il fenomeno Justin Trudeau. Tutt’altro. Il premier canadese continua a far impazzire i social e a guadagnare consensi, e sempre di più anche in Italia, dopo la visita ad Amatrice, l’incontro con il Papa e lo scatto in ginocchio di fronte al Giudizio Universale nella Cappella Sistina, realizzato dal suo fotografo ufficiale Adam Scotti e l’evento all’Olimpico di Roma in cui ha indossato la maglia giallorossa di Francesco Totti. Il tutto fedelmente documentato e condiviso sul web e quasi sempre virale. Dopo l’addio di Barack Obama, è lui il nuovo esempio di politico giovane e bello, sempre pronto a fare la cosa giusta: carismatico, intraprendente, esempio di integrità, molto presente con i tre figli, l’ultimo soprattutto, Hadrien, di tre anni, che ha mostrato più volte anche nel suo studio presidenziale e al fianco della moglie Sophie Grégoire. Non solo apprezzato per il suo ruolo istituzionale, le politiche a favore di tutti, dai rifugiati, alle donne, ai gay, alla sua lotta per il clima, amato anche perché si mostra “normale” ma allo stesso tempo alternativo, mentre fa yoga sulla scrivania, partecipa ai party, o si prende una pausa dal lavoro per festeggiare l’anniversario con la moglie. E’ “Trudeau-mania”, insomma, e chissà cosa altro ci riserverà il premier 45enne della porta accanto, che ha tutti gli attributi per essere definito il politico “figo” del momento.