Imponevano pizzo a imprenditore catanese, 8 persone in manette

I carabinieri di Catania hanno arrestato in flagranza una persona, e proceduto al fermo di altre 7, ritenute a vario titolo responsabili di estorsione in concorso aggravata dal metodo mafioso. I provvedimenti scaturiscono dall’esito di indagini sviluppate qualche mese fa dai militari etnei, dalle quali era emerso che un imprenditore di Belpasso ed il suo socio, titolari di un’azienda attiva nel settore edile, verosimilmente erano sottoposti da tempo al pagamento del “pizzo” al gruppo mafioso egemone in quel territorio, collegato alla famiglia Santapaola-Ercolano, capeggiato da Carmelo Aldo Navarria, recentemente scarcerato dopo oltre 26 anni di detenzione. I militari, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia etnea, hanno avviato così un’attività di indagine nei confronti di soggetti ritenuti “operativi”” nel territorio di Belpasso nonché il monitoraggio, a sua insaputa, dell’imprenditore e della sua ditta.

Nel tardo pomeriggio del 19 novembre scorso, l’arrestato, a bordo della sua auto, è giunto nel luogo monitorato ed i militari hanno filmato la consegna del denaro (300 euro). A questo punto i carabinieri sono intervenuti ed hanno bloccato l’estorsore. Una volta giunti negli uffici del Comando Provinciale l’imprenditore ed il suo socio inizialmente hanno negato fermamente di essere sottoposti ad estorsione e, solo dopo molte ore, hanno ammesso che da oltre un anno era stato imposto il pagamento di una somma di 1.000 euro al mese poi portata a 600 euro (in due rate quindicinali da 300 euro) viste le difficoltà in cui versava l’azienda, nonché era stata tolta loro la disponibilità di un terreno. L’imprenditore era anche stato picchiato violentemente per costringerlo a pagare, ma non era andato al pronto soccorso nel timore che qualcuno gli chiedesse come si fosse procurato ferite tanto gravi.

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