Imprese provincia Palermo cattivi pagatori, penultimo posto in Sicilia
L’ANALISI L’Isola ultima in classifica, mostra una performance di pagamento nettamente inferiore sia alla media italiana sia a quella del Sud e delle isole
Le imprese della provincia di Palermo, dati aggiornati a fine marzo 2015, si posizionano al penultimo posto in Sicilia in tema di puntualita’ nei pagamenti commerciali. Il 17,7% ha saldato puntualmente le fatture ai fornitori, il 52,4% ha regolato i conti con un ritardo fino a 30 giorni dai termini concordati, il 29,9% oltre i 30 giorni. Una performance inferiore sia alla media regionale (18,9% di pagamenti puntuali) che nazionale (36,3%). Si segnala anche il peggioramento dei ritardi gravi, passati in 5 anni dall’11,1% del 2010 al 29,9% attuale. E’ quanto emerge dallo Studio Pagamenti realizzato da Cribis D&B, la societa’ del Gruppo Crif specializzata nelle business information, che ha analizzato i comportamenti di pagamento delle imprese siciliane nel primo trimestre dell’anno. Ragusa risulta la provincia piu’ virtuosa della Sicilia con il 21% di imprese puntuali nei pagamenti commerciali, seguita da Catania (20,1%), Enna (20,1% di pagamenti ma piu’ ritardataria di Catania), Trapani (19,9%), Caltanisetta (19,3%), Siracusa (18,7%), Messina (18,5%) e Palermo (17,7%). Chiude la classifica Agrigento, con solo il 17,1% di pagamenti alla scadenza, a fronte di un 30,4% di ritardi gravi.
A livello regionale, solo il 18,9% delle imprese siciliane ha saldato puntualmente le fatture ai propri fornitori, mentre il 52,4% ha regolato i conti con un ritardo fino a 30 giorni dai termini concordati e il 28,7% con un ritardo oltre i 30 giorni. La Sicilia, ultima in questa speciale classifica, mostra una performance di pagamento nettamente inferiore sia alla media italiana (36,7% di imprese puntuali, 15,7% di imprese oltre i 30 giorni di ritardo), sia a quella del Sud e delle isole (22,4% di imprese puntuali). Una situazione in cui si segnala anche la preoccupante crescita dei ritardi oltre i 30 giorni dai termini concordati, che dal 2010 ad oggi hanno conosciuto un incremento del 173,4%. Nel contempo, sempre rispetto a 5 anni fa, appaiono in calo del 14,5% le imprese con ritardi entro 30 giorni dalla scadenza e in diminuzione del 33% i buoni pagatori.