In Europa si trovano circa otto milioni di dosi di vaccino AstraZeneca inutilizzate, lo ha reso noto il Centro europeo per la prevenzione delle malattie. Si tratta di più della metà delle dosi distribuite ai Paesi europei, cioè 14.851.497. Soltanto 6.895.411 sono state somministrate. Soltanto la Lituania ha usato tutte le dosi consegnate. Mentre proseguono le indagini sui possibili effetti avversi del vaccino di AstraZeneca, l’Agenzia del farmaco europeo (Ema) ha sottolineato come la sua posizione rimanga quello che i benefici del siero legati alla prevenzione della malattia, del ricovero o della morte superano i rischi dovuti agli effetti collaterali. L’Ema ha reso noto di stare conducendo un'”analisi rigorosa di tutti i dati relativi agli eventi tromboembolici” registrati negli ultimi gironi in Europa, analisi che continuerà nelle prossime ore; il Comitato per la sicurezza dell’agenzia rivedrà i dati domani e ha convocato un vertice straordinario per giovedì 18 marzo, in cui valuterà le decisioni da adottare.
“Non pensiamo che le evidenze raccolte finora dimostrino che ci sia un rischio emergente con conseguenze sul rapporto rischi-benefici”, che “resta positivo”, e “non vediamo alcun problema nel continuare le campagne di vaccinazione usando questi vaccini” ha affermato il responsabile per la Strategia vaccinale dell’Ema (l’Agenzia europea per i medicinali), Marco Cavaleri, durante un’audizione in videoconferenza della commissione Ambiente del Parlamento europeo dedicata ai vaccini anti-Covid e alle nuove varianti del virus. Sulle questioni relative alla sicurezza sanitaria, dopo l’allarme suscitato dai casi di trombosi e embolia registrati in alcune persone a cui era stato somministrato il vaccino AstraZeneca, e la sospensione precauzionale delle somministrazioni decisa in diversi paesi dell’Ue, “stiamo ricevendo – ha detto Cavaleri – i dati dal Regno Unito che vengono sottoposti a EudraVigilance”, il sistema per la gestione e l’analisi delle informazioni su sospette reazioni avverse a medicinali autorizzati dall’Ema o in fase di studio nell’ambito di sperimentazioni cliniche.
“E come abbiamo già detto la scorsa settimana – ha continuato il dirigente dell’Ema – stiamo esaminando con una valutazione rapida tutte le evidenze sugli eventi trombo-embolici che sono stati registrati, per essere sicuri di quale sia esattamente il rapporto rischi-benefici dell’uso di questi vaccini”. Una cosa è certa: per l’Organizzazione mondiale della Salute, i Paesi devono continuare a vaccinare con il siero anti-Covid di AstraZeneca. “Non vogliamo che si scateni il panico e, per il momento, raccomandiamo ai Paesi di continuare a vaccinare con AstraZeneca”, ha dichiarato Soumya Swaminathan, responsabile scientifico dell’Oms, dopo che diversi Paesi Ue hanno sospeso la somministrazione del preparato dopo possibili effetti collaterali. L’Oms si riunirà oggi per valutare la sicurezza del vaccino, ha annunciato il direttore Tedros Adhanom Ghebreyesus, spiegando che gli esperti del Gruppo di consulenza esamineranno “i dati” e saranno in contatto con l’Agenzia europea del farmaco. Anche l’Ema terrà “una riunione straordinaria” giovedì per concludere sulle “informazioni raccolte e le misure necessarie”. Oggi invece saranno esaminate “più nel dettaglio le informazioni” disponibili.