Il primo aereo di aiuti Usa è atterrato a Nuova Delhi. A bordo 1 milione di test rapidi, materiale medico e soprattutto 400 bombole di ossigeno, il bene più prezioso. In tutta l’India si rimane in coda ore e ore per procurarsene una o per ricaricarla. Queste immagini arrivano da Nuova Delhi e testimoniano la gravità della crisi sanitaria nel Paese dove è riesplosa la pandemia e si contano 385mila nuovi casi in 24 ore, 3.500 morti. Le persone passano la notte in fila pur di avere la possibilità di trovare dell’ossigeno da portare ai parenti malati di Covid a casa.
“Con grande difficoltà abbiamo trovato una bombola per mio padre. La usiamo con parsimonia, solo quando i livelli di ossigeno si abbassano. Se si alzano, spegniamo. Acquistarla è stato difficilissimo, ricaricarla ancora più problematico. Sono stato tutto il giorno in coda”. “Nessuno sta ricevendo l’ossigeno, non vengono soddisfatte le esigenze primarie, stanno morendo per questo – racconta questo 19enne, volontario in un tempio dove si distribuiscono delle scorte di ossigeno gratuitamente – è un disastro, tutto sbagliato, prego perché nessuno nella sua vita possa mai assistere a niente del genere”.