Raid israeliani abbattono torre che ospita al Jazeera

15 maggio 2021

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno distrutto a Gaza la torre di Al Jalaa, edificio che ospita diversi media tra cui Al Jazeera. I militari israeliani in precedenza avevano contattato gli occupanti avvertendoli che la torre sarebbe stata bombardata entro un’ora. “Edifici come questo”, secondo l’emittente israeliana Channel 12, ospitano anche “centri informatici, depositi di armi e vari hub di comunicazione”, utilizzati dai gruppi armati della Striscia di Gaza. Oltre ad Al Jazeera, ospitava anche gli uffici dell’agenzia di stampa americana Associated Press, la torre Jalaa abbattuta a Gaza dall’aviazione israeliana. I militari prima di passare all’azione avevano contattato gli occupanti avvertendoli che l’edificio sarebbe stato bombardato entro un’ora. Hanno anche inviato un missile “tettuccio” che non causa gravi danni come avvertimento. La tesi di Tel Aviv e’ che nell’edificio si trovassero “asset militari” di Hamas, accusato di aver usato civili come “scudi umani”.

Intanto, il bilancio complessivo delle vittime nella Striscia di Gaza dall’inizio delle ostilità lunedì è finora di oltre 140, di cui più di 40 bambini mentre circa 950 persone sono rimaste ferite. Da parte israeliana insistono che molti dei morti sono militanti palestinesi. L’Egitto intanto sta aprendo il suo valico di confine di Rafah con Gaza per consentire a dieci ambulanze di trasportare palestinesi gravemente feriti negli ospedali egiziani, secondo ufficiali medici. Intanto, tre razzi sono stati lanciati verso Israele dalla Siria e uno è precipitato in territorio siriano. Mentre le sirene sono entrate in funzione a Tel Aviv e nel centro di Israele dopo una notte di intensi combattimenti.

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Secondo i media israeliani, si tratta di una pesante raffica di razzi. Il sistema anti-missili israeliano Iron Dome è entrato in azione e sta intercettando numerosi proiettili. I militari israeliani hanno annunciato di aver sventato un tentativo di infiltrazione lungo il confine libanese. Durante la notte, secondo l’esercito, le sue forze hanno identificato diversi sospetti che stavano tagliando la recinzione di confine. Le truppe hanno aperto il fuoco e sono fuggiti. Le ricerche nell’area hanno rivelato la presenza di elementi simili a bombe. I militari sospettano un piano per infiltrarsi in Israele e compiere un attacco nella zona.

Dopo la notizia della morte di una famiglia palestinese di 10 persone durante un attacco israeliano a Gaza alle prime ore di questa mattina, di cui otto bambini, il portavoce in lingua araba del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha incolpato Hamas per le morti civili nell’enclave palestinese. “Hamas ha la piena colpa per la morte di civili a Gaza”, ha detto il portavoce. “Ha cercato questa escalation e l’ha avviata quando ha attaccato Gerusalemme. Ha intenzionalmente nascosto i suoi lanciarazzi, i depositi di armi e le postazioni nel centro delle aree residenziali e questo è un crimine di guerra. Attacca i nostri cittadini per ucciderne il maggior numero possibile e questo è un altro crimine di guerra”, ha aggiunto.Carica video

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Frattanto, gli Emirati avvertono Hamas che i progetti con loro concordati per la Striscia di Gaza non andranno in porto se il movimento palestinese non manterrà la calma nel territorio palestinese. “Siamo ancora pronti e disponibili a promuovere progetti civili in cooperazione con l’Autorità palestinese e l’Onu a Gaza, ma la nostra condizione necessaria è la calma”, ha sottolineato il responsabile. Sulla scia degli accordi di Abraham firmati con lo Stato ebraico, negli ultimi mesi gli Emirati sono stati in contatto con Hamas a Gaza per vari potenziali progetti infrastrutturali nella Striscia. “Se Hamas non si impegna a mantenere la calma totale, sta condannando gli abitanti della Striscia a una vita di sofferenza. I suoi leader devono capire che le loro politiche stanno prima di tutto danneggiando il popolo di Gaza”, ha aggiunto ancora la stessa fonte.

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