“Per favore, ridammi indietro il piccolo cuscino che ho ricamato per te e tutte le mie lettere perché non voglio che qualcun altro le legga o le tocchi”. Così scriveva la pittrice messicana Frida Kahlo al pittore Diego Rivera, grande amore della sua tormentata e straordinaria vita. A oltre 60 anni dalla sua morte, quella corrispondenza privata, fatta di missive, telegrammi e foto, è diventata una mostra a Città del Messico, che mette in luce aspetti diversi e forse poco conosciuti della sua vita. “In questa mostra abbiamo cercato di portare Frida e Diego con i piedi per terra, di mostrare che anche loro erano umani come noi, con problemi di coppia, finanziari, di salute”, spiega Cristina Kahlo, pronipote della pittrice e curatrice della mostra “Echi di inchiostro e carta”. Negli oltre 80 pezzi esposti ci sono anche lettere scritte al medico personale, alla madre Matilde Calderon e all’attrice Dolores Del Rio. Dalla corrispondenza privata di Frida Kahlo emerge il dolore per i suoi gravi problemi di salute, ma anche la sua forza e la sua autonomia che ne hanno fatto un’icona dell’indipendenza delle donne. (Immagini Afp)