C’è anche tanta tecnologia italiana sul satellite Esa Sentinel-6A “Michael Freilich”, primo di 2 sonde gemelle del programma europeo Copernicus che si occupa del monitoraggio della Terra dallo Spazio, in orbita dal 20 novembre. L’italiana Thales Alenia Space, infatti, ha fornito al Sentinel-6 il radar altimetro Poseidon-4 utilizzato anche dal gemello Sentinel-6B il cui lancio è previsto per il 2026 per garantire una continuità di dati almeno fino al 2030. Lo strumento presenta una nuova modalità interconnessa con la funzione di radar ad apertura sintetica (SAR synthetic aperture radar) e un nuovo design che enfatizza le funzioni digitali e assicura maggiore stabilità in volo a costi minori.
Leonardo, invece, ha fornito i pannelli fotovoltaici che garantiscono l’energia di funzionamento. Realizzato per l’Esa da Airbus Defence and Space, il Sentinel-6 è stato lanciato il 20 novembre 2020 dalla base spaziale di Vandemberg in California, negli Stati Uniti, con un lanciatore Falcon 9 di SpaceX. È destinato allo studio degli oceani per comprendere meglio e monitorare l’innalzamento del livello dei mari, collegato al cambiamento climatico. Monitorare l altezza della superficie del mare, infatti, è fondamentale per comprendere le variazioni in corso e fornire agli organi decisionali gli elementi per attuare le politiche appropriate per aiutare a frenare il cambiamento climatico, e per le autorità per prendere provvedimenti e proteggere le comunità più vulnerabili. I dati prodotti verranno utilizzati anche per previsioni del tempo più accurate.
Il radar a bordo dei due Sentinel-6 funziona misurando il tempo impiegato dagli impulsi per viaggiare verso la superficie terrestre e tornare al satellite. Combinate con precisi dati sulla posizione del satellite, le misurazioni altimetriche forniscono l’altezza della superficie del mare. Il pacchetto di strumenti dei 2 satelliti comprende anche un radiometro a microonde avanzato che tiene conto della quantità di vapore acqueo nell atmosfera, che influenza la velocità degli impulsi radar dell altimetro. Dopo aver messo in orbita il satellite, il primo stadio del razzo Falcon 9 è tornato sulla Terra atterrando con successo nella zona prevista adiacente alla rampa di lancio, della base di Vandenberg, pronto per essere riutilizzato.