In questo paesino vendono le case a 3€ e vengono da tutto il mondo per viverci: pace, rilassatezza e tenore di vita altissimo | La gemma nascosta in Sicilia

Ci sono molti borghi sparsi per l’Italia dove è possibile acquistare una casa con pochissimi euro, è successo a una famiglia inglese

Acquistare una casa a 1 euro o poco più può sembrare incredibile, ma è una realtà consolidata in diversi borghi italiani, soprattutto in Sicilia. Questa iniziativa nasce per contrastare lo spopolamento e riportare in vita le comunità locali. Il progetto prevede la vendita simbolica di immobili abbandonati, con l’obbligo per gli acquirenti di ristrutturarli e renderli nuovamente abitabili.

Per comprare una casa a 1 euro è necessario possedere un codice fiscale italiano, contattare il Comune aderente all’iniziativa e presentare la propria candidatura. Oltre all’euro simbolico, bisogna sostenere spese burocratiche e garantire la ristrutturazione con una polizza fideiussoria di circa 5.000 euro. I lavori devono iniziare entro due mesi e concludersi entro un anno, con un investimento medio tra i 20.000 e i 25.000 euro.

Numerosi borghi siciliani hanno aderito al progetto per valorizzare il loro patrimonio immobiliare. Tra questi spiccano Troina, Piazza Armerina, Mussomeli e Cammarata, località ricche di storia e tradizioni. Acquistare una casa in questi luoghi non significa solo ottenere un’abitazione a basso costo, ma anche contribuire al recupero di borghi unici.

Molti acquirenti trasformano queste case in B&B o residenze per le vacanze, sfruttando la crescente attrattiva turistica della Sicilia. Tuttavia, il valore dell’iniziativa non è solo economico: permette di preservare la cultura e l’identità di borghi storici, evitando che cadano nell’oblio. Le case a 1 euro rappresentano quindi un’opportunità sia per chi cerca un investimento sia per chi desidera far parte di una comunità autentica.

Una casa a 3 euro: il sogno di una famiglia inglese

La cittadina di Sambuca di Sicilia continua ad attrarre acquirenti stranieri grazie al progetto delle “Case a 1 Euro” e “Case a 3 Euro”. Gli ultimi arrivati sono Lindsey Fitzgerald, program manager nel settore tecnologico, e Robert Mosley, scrittore pubblicitario, insieme ai loro due figli, Marck e Maisy. Dopo aver scoperto l’iniziativa su un giornale cartaceo a Londra, la famiglia ha deciso di acquistare un immobile comunale di circa 60 metri quadrati su due livelli, diventando così i 221esimi nuovi proprietari a Sambuca.

L’iniziativa del comune ha reso Sambuca un vero e proprio borgo multiculturale, come sottolinea il sindaco Giuseppe Cacioppo. Negli ultimi anni, molti stranieri hanno scelto di trasferirsi qui, portando nuova vita alle strade e alle attività locali. La famiglia londinese è rimasta affascinata dall’accoglienza del paese, apprezzando la cultura, i musei e i prodotti tipici. Ora stanno valutando di lavorare in smart working direttamente dalla loro nuova casa siciliana.

Dall’abbandono alla rinascita

Il progetto delle case a prezzi simbolici nasce come risposta al problema dello spopolamento che ha colpito molti borghi italiani. La mancanza di opportunità lavorative ha costretto le nuove generazioni a trasferirsi nelle grandi città, lasciando i piccoli centri con una popolazione sempre più anziana. Per contrastare questa tendenza, il comune di Sambuca ha messo all’asta immobili disabitati, attirando acquirenti da tutto il mondo e ridando vita al borgo.

L’esperienza di Sambuca dimostra come iniziative mirate possano trasformare borghi a rischio di abbandono in realtà vivaci e attrattive. Il successo del progetto ha portato nuova linfa economica e culturale, mostrando un modello replicabile anche in altre zone d’Italia. Con l’arrivo di nuovi abitanti, il paese sta riscoprendo il suo valore e la sua storia, offrendo a chi lo sceglie un’opportunità unica di vivere un’esperienza autentica e immersiva nel cuore della Sicilia.