Un emozionante viaggio musicale di oltre 2 ore, per raccontare 25 anni di storia della musica fatta da un grande cantautore capace di toccare nel profondo le corde dell’anima. Niccolò Fabi in una gremita Arena di Verona ha portato in scena uno spettacolo unico e per lui inconsueto. “Sempre per un desiderio quasi masochistico di complicarmi la vita, perché le cose uniche a me non sono congeniali, io preferisco la tournée come approccio musicale, mi piace andare in giro per l’Italia, per l’Europa, lavorare sulla scaletta gradualmente in modo da migliorarla piano piano, per questo non ho mai fatto eventi unici, ma proprio perché non li avevo mai fatti mi sono detto: mettiamoci alla prova su una cosa nuova”.
Un concerto intimo e poetico diviso in due parti distinte: la prima in acustico con un sound rarefatto, la seconda con l’orchestra e nuovi arrangiamenti rivolta al futuro. “Il mio pensiero oggi è che la mia carriera adesso assomiglia molto di più ai 10 anni precedenti alll’inizio della mia carriera pubblica, quando scrivevo canzoni e suonavo nei locali e non avevo nessun tipo di pensiero professionale rispetto alle aspettative del mercato, era l’esperienza privata di un giovane aspirante musicista. Dopo un po’ di uragano e scompiglio mediatico da successo televisivo mi sembra di aver fatto ritornare il mio modo di fare musica a quel tipo di ingenuità e libertà che avevo prima”. In Arena ha presentato due nuovi brani “Andare Oltre” e di “Di Aratro e Di Arena” che saranno contenuti in “Meno per meno”, un viaggio sonoro tra passato e presente, in uscita il 2 dicembre. Niccolò Fabi ad aprile 2023 tornerà in tour nei principali teatri italiani, per la prima volta insieme all’orchestra.