In Sicilia farmacie al collasso, Federfarma s’appella al governatore Crocetta
La Federazione di Palermo all’attacco: “Le ‘lenzuolate’ di Bersani non hanno portato vantaggi ai cittadini”
“Fare farmacia non e’ piu’ un’impresa sostenibile. Nella provincia di Palermo, dove sono presenti 329 farmacie, uno dei piu’ grandi distributori intermedi del farmaco, sovrastato dalle esposizioni debitorie provocate da quelle farmacie che non hanno piu’ liquidita’ e mezzi persino per rispettare lunghe dilazioni sull’acquisto di farmaci, e’ prossimo alla liquidazione. Inoltre, una farmacia ha chiuso battenti ed almeno altre 20 sono in grave difficolta’ o in stato di pre-concordato fallimentare”. E’ quanto denuncia Federfarma Palermo – Utifarma, secondo cui “in Sicilia, su 1.440 titolari, tre hanno dichiarato default nelle province di Siracusa e Caltanissetta e altri segnalano di accingersi a portare i libri in tribunale”. “Il concorso bandito dal governo Monti col pretesto di garantire nuova occupazione, grazie al quale in Sicilia saranno aperte 222 nuove farmacie, in realta’ indebolira’ ulteriormente il sistema e avra’ l’effetto opposto, ossia licenziamenti di personale negli esercizi gia’ esistenti – fanno sapere da Federfarma Palermo-Utifarma -. Come se non bastasse, il Consiglio dei ministri del prossimo 20 febbraio ha all’ordine del giorno un provvedimento che, aprendo il settore alla grande distribuzione e alle multinazionali e liberalizzando la vendita dei farmaci di fascia C, avrebbe come conseguenza la distruzione del sistema tradizionale che con ingenti sforzi garantisce h24 un servizio pubblico di altissima rilevanza sociale, nelle citta’ come nei paesi interni e montani, nelle aree disagiate o in quelle scarsamente popolate”.
‘LE LENZUOLATE’ Sempre per la Federfarma, “le ‘lenzuolate’ di Bersani non hanno portato vantaggi ai cittadini. Sulla nostra disastrata economia regionale hanno avuto l’unico effetto di ridurre i margini per le farmacie e di non portare alcun beneficio al cliente”. Insomma, “oggi, da tempo senza margini, abbiamo toccato il fondo: e’ infatti impossibile scendere sotto questa soglia. Ne va della sostenibilita’ del sistema farmacia, che ha garantito e vuole continuare a garantire il miglior servizio possibile nella dispensazione del farmaco”. E così “in questo clima politico avverso e di attacco al sistema” Federfarma Palermo “auspica che quanto prima la Regione dia attuazione alla riforma che affida parte della prevenzione alla ‘medicina territoriale dei servizi’ che deve essere svolta insieme dai medici di medicina generale, dai presidi sanitari territoriali e dalle farmacie”.