In Sicilia FI rischia di scomparire. Scoma tentato dall’addio: “Partito inesistente”
TENSIONE AZZURRA Sul banco degli imputati l’operato del coordinatore regionale Gibiino, Gallo, Alicata, Mauro e Prestigiacomo sarebbero andati da Berlusconi
Crescono i malumori in Sicilia tra le file di Forza Italia. Nel mirino l’operato del coordinatore regionale Vincenzo Gibiino. Da tempo il senatore Francesco Scoma (tentato dall’addio) è in rotta con Gibiino, tant’è che nei giorni scorsi si è sfogato pubblicamente denunciando che ”Il partito in Sicilia è inesistente”. Oltre a Scoma, tra i malpancisti, ci sarebbero anche i senatori Bruno Alicata e Giovanni Mauro (eletto con Fi ma sta nel gruppo Gal); i deputati Riccardo Gallo e Stefania Prestigiacomo; e una nutrita pattuglia di deputati regionali guidati dal capogruppo, Marco Falcone.
Mercoledì scorso, raccontano, Scoma, Gallo, Alicata, Mauro e Prestigiacomo sarebbero andati da Silvio Berlusconi, per chiedere un cambiamento di rotta nei confronti della giunta Crocetta e riguardo l’organizzazione del partito isolano azzurro, considerato deficitario nel programma e nelle alleanze per competere con la sinistra renziana e i grillini. Nelle ultime ore circolano varie voci, anche sull’ipotesi di commissariamento in Sicilia. In realtà, assicurano fonti azzurre, tutto è in stand by e l’ultima parola, come sempre, spetterà al leader di Fi. Resta, intanto, aperto il caso Scoma. Diventata ormai inevitabile la rottura con Gibiino, secondo le ultime indiscrezioni parlamentari, Scoma sarebbe tentato persino di lasciare Fi per Ala di Verdini, in mancanza di un intervento dei vertici nazionali per risolvere il caso Sicilia.