“E’ stato considerato inammissibile un emendamento che prevede un tetto di 200 mila euro lordi annui per i dipendenti dell’Assemblea siciliana, della Regione e degli enti collegati. In Sicilia ogni cosa e’ bloccata dall’inefficienza della burocrazia e della politica, i dipendenti e i dirigenti regionali sono troppi, la situazione economica e’ disastrosa, ma si parla sempre della protezione di stipendi (altissimi) e non di qualita’ del lavoro. Si continua a discutere di retribuzioni sproporzionate (come se fossero dovute per diritto naturale) e non di sovraffollamento clientelare di dipartimenti, ripartizioni, uffici, gabinetti, portinerie”.
Lo ha dichiarato il deputato di Scelta civica Andrea Vecchio. “Il tetto di 200 mila euro, in una regione civile- aggiunge- sarebbe piu’ che dignitoso e sufficiente per quei dirigenti che lavorano bene, ma bisognerebbe prima valutarli, e non assegnare qualifiche e stipendi senza seguire alcun criterio. Si consideri che il presidente del Consiglio Matteo Renzi percepisce annualmente 80 mila euro netti, mentre lo stipendio del presidente della Repubblica e’ di 239 mila euro lordi. Ma in Sicilia i dirigenti guadagnano piu’ di qualsiasi altro (sara’ per premiarne i risultati raggiunti) e anche di fronte alla polverizzazione del tessuto economico e sociale, non si pensa ad altro che a difendere privilegi di casta”.