Prova cruciale soprattutto per il centrodestra nelle elezioni dei Comuni del Veneto domani al voto. Si presenta disunito a Verona, la sfida politicamente più importante fra gli 86 Comuni veneti al voto, mentre scende in campo unito a Padova, a Belluno, ed anche in vicino Friuli Venezia Giulia, come a Gorizia. Nella città scaligera il sindaco uscente, Federico Sboarina, Fdi, si ricandida forte dell’appoggio di tutto il Centrodestra a eccezione di Forza Italia. Gli azzurri, infatti, sostengono Flavio Tosi, già sindaco della Lega, col quale si schiera anche Italia Viva. La partita è aperta: il terzo competitor è Damiano Tomasi per il Centrosinistra. Nel capoluogo scaligero viene dato per scontato il ballottaggio, ma al momento non si sa fra chi, tanto è incerto l’esito. Gli altri candidati in corsa sono Anna Salutto di Verità 3v Libertà, Alberto Zelger, con una propria lista, Paola Barollo di `Costituzione Verona’. Sia Flavio Tosi che Federico Sboarina, eletto nel 2017 come indipendente e ora iscritto a Fratelli d’Italia, si ripresenteranno alle elezioni comunali del 12 giugno. Con Damiano Tommasi, ex calciatore, è alla sua prima esperienza politica, Tosi e Sboarina hanno invece una lunga storia politica ed amministrativa.
“Torna il sindaco” è lo slogan di Tosi, che è stato al vertice della città dal 2007 per due mandati (e a metà del quale venne espulso dalla Lega). Tosi è il candidato che ha il maggior numero di liste in suo sostegno: sono nove, e su cinque c’è il suo nome. Sboarina è stato eletto al ballottaggio nel 2017 come indipendente, a capo di una coalizione di centrodestra e vincendo contro l’allora compagna e oggi moglie di Flavio Tosi, Patrizia Bisinella. Sboarina ha la tessera di Fdi. La Lega ha tergiversato prima di appoggiarlo; avrà il vicesindaco se la coalizione vincerà. Sboarina ha scelto lo slogan “Verona Olimpica”, perché in Arena si chiuderanno i Giochi del 2026 e si apriranno le Paralimpiadi. Tommasi, ex calciatore della Roma, sposato, 6 figli, ha scelto la “Rete” come titolo e motto della sua lista. “Ciò che conta – è solito dire – non è che mi votino per far perdere la destra o per far vincere la sinistra, ma che le persone votino per Verona, per qualcuno che ha davvero il desiderio e l’intenzione di cominciare ad occuparsi di questa città”.
A Padova, invece, viene data per probabile la riaffermazione del sindaco uscente Sergio Giordani, che si è ricandidato col Centrosinstra. Imprenditore lui, lo è anche il competitore, Francesco Peghin, che ha coalizzato l’intero centrodestra. Però ci sono altri 7 candidati: Salim El Maoued, lista civica vicina al centrosinistra; Francesca Gislon, con una propria lista; Lorenzo Innocenti, che punta a diventare la terza forza politica della città: Luca Lendaro, con lista sinistra, Rifondazione compresa; Domenico Minasola, vicino all’associazionismo; Chiara Zoccarato di “Alternativa’; Paolo Girotto del Movimento 3V. A Belluno si presenta disunito il centrosinistra, con Giuseppe Vignato e Lucia Olivotto, mentre il Centrodestra corre unito con Oscar De Pellegrin, ex campione paralimpico, che nutre la convinzione di poter ribaltare gli equilibri politici nel capoluogo delle Dolomiti. Nel vicino Friuli Venezia Giulia, le sfide più importanti sono a Gorizia, Monfalcone, Tolmezzo, Cervignano e Codroipo.