La furia dei Gilet gialli continua a colpire la Francia, arrestato anche il portavoce dei manifestanti. E c’è la decima vittima

La furia dei Gilet gialli continua a colpire la Francia, arrestato anche il portavoce dei manifestanti. E c’è la decima vittima
22 dicembre 2018

Circa 800 manifestanti con i Gilet gialli sono comparsi – a sorpresa – a Parigi nel quartiere di Montmartre, su appello di uno dei leader del movimento, Eric Drouet. I negozi del quartiere, uno dei piu’ turistici della capitale, hanno cominciato a chiudere le saracinesche. E subito si sono registrati i primi scontri nella capitale francese fra i Gilet gialli la polizia, in particolare nei pressi dell’Hotel de Ville, dove gli agenti hanno lanciato gas lacrimogeni e i manifestanti hanno dato fuoco ad alcuni cassonetti.

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A piccoli gruppi, da Montmartre, i Gilet gialli sono ora in diversi quartieri di Parigi, dagli Champs-Elyse’es a place de la Concorde. La polizia protegge gli ingressi alle strade che portano all’Eliseo e a palazzo Matignon, sede del governo. A Versailles, dove lo stesso Drouet aveva dato appuntamento su internet, nessun manifestante, tanto che le strade sono state riaperte. Polizia e blindati sono in allerta a Parigi ma anche a Lione, Tolosa, Orleans e in Bretagna. I Gilet gialli avevano previsto di radunarsi a Versailles, ma – a quanto sembra – i programmi sono cambiati all’ultimo momento. Forse, spiegano fonti del movimento, per la scarsa affluenza unita all’imponente presenza di forze dell’ordine. Intorno alle 9, sulla sua pagina Facebook, Eric Drouet – uno dei portavoce – ha invitato tutti a dirigersi verso Montmartre e un’ora dopo i Gilet gialli erano gia’ sulla spianata del Sacre’-Coeur.

E in mattinata, proprio Drouet, e’ stato fermato a Parigi con l’accusa di organizzazione di manifestazione non autorizzata, possesso di armi e partecipazione a raduno mirante a violenze e danneggiamenti. Altre trenta persone sono state identificate e 3 poste in stato di fermo finora nei cortei dei Gilet gialli a Parigi. Dopo la “sorpresa” a Montmartre, i Gilet gialli nella capitale – circa 800 – hanno dato vita a diversi cortei in direzione di Republique, del Louvre e dell’Opera. Molti, in ordine sparso, stazionano fra la zona della Madeleine e dei grandi magazzini e la place de la Concorde. La protesta dei Gilet gialli, si espande a macchia d’olio in tutta la Francia. Centinaia, radunati a Boulou vicino al confine spagnolo, hanno bloccato il traffico alla frontiera con la Spagna ma sono stati dopo un po’ sgomberati dalla polizia. Al presidio, nel corso della mattinata, si erano uniti decine di attivisti catalani separatisti, alcuni con indosso ‘Gilet gialli’ e con la bandiera dell’indipendentismo, gli stessi che venerdi’ avevano bloccato alcune strade tra i Pirenei Orientali e la Catalogna.

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I manifestanti sono stati cacciati fuori dall’autostrada con gas lacrimogeni e allineati su un ponte. I manifestanti avevano bloccato di buon mattino una rampa sull’autostrada a Boulou, poi si erano diretti verso l’ultimo casello prima della Spagna, lasciando passare le macchine ma bloccavano i camion pesanti, simboli delle importazioni spagnole in Francia a prezzi svenduti per molti anni. Sull’altro fronte, quello italiano, una cinquantina di Gilet gialli francesi hanno bloccato la frontiera italo-francese sull’A8. I protestanti sono partiti da Nizza Saint-Isidore e hanno raggiunto Mentone. In entrambi i sensi ci sono rallentamenti anche a causa dei ‘filtraggi’ di polizia francese e italiana. E purtroppo arriva la decima vittima di queste proteste. Un automobilista e’ rimasto ucciso questa notte in un incidente stradale provocato da un blocco dei Gilet gialli a Perpignan nel sud-ovest. Siamo al sesto sabato consecutivo di proteste.

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