Molte volte nel passato più o meno recente abbiamo assistito a splendide performance di voci liriche che cantavano brani commerciali, così come altre volte incredibili talenti con corde vocali da opera hanno invece scelto di consacrare le loro doti canore esclusivamente alla musica pop – il caso più noto ed eclatante fu quello di Freddy Mercury -. Ma con Incanto Quartet siamo completamente su un altro livello perché in questo caso la fusione tra lirica e le musiche che hanno costituito la colonna sonora degli anni Ottanta e Novanta è totale, sorprendentemente avvolgente, incredibilmente magica grazie all’energia di tonalità da soprano che letteralmente colorano e ricamano su brani che spaziano dal rithm’n blues al jazz, dalla dance al rock, dalle colonne sonore che hanno fatto epoca ai brani più classici di tutti i tempi. Quattro timbriche in armonia tra loro ma al tempo stesso molto diverse; potente, scura, capace di far passare quel brivido sulla pelle che induce il pubblico a intuire di trovarsi di fronte a qualcosa di straordinario quella di Francesca Romana Tiddi; da lirica leggera quella di Laura Celletti, con la sua incredibile agilità nel passare dal canto impostato della lirica al genere pop legando le note come fossero perle di una stessa collana con la quale ornare anche i brani più difficili; la morbida tonalità jazz della voce più nera del gruppo, quella di Claudia Coticelli, che sembra inizialmente restare in sordina per poi accarezzare le note di base ed emergere come lenta colata lavica a scaldare la musicalità delle sue compagne; e poi il timbro da soprano lirico, vivace ed esplosivo ma anche sottile e delicato a seconda del brano che sta interpretando, di Rossella Ruini, sorprendentemente abile nel far vibrare le proprie corde vocali adattandole a ogni genere musicale.
La coralità con la quale le artiste riescono ad armonizzare sapientemente timbriche tanto personali regala allo spettatore quella forte emozione che si genera quando ci si trova davanti a una forma d’arte sublime, l’energia con cui interpretano le musiche scalda l’anima e non può non conquistare anche l’orecchio più esigente, l’eleganza con cui le voci fuoriescono dal palco diviene un’esperienza che si vorrebbe non finisse più, facendo volare via le due ore di spettacolo. Cinquant’anni di storia della musica internazionale egregiamente riadattati e interpretati dalle Incanto Quartet dirette da Guido Tognetti, celebre direttore artistico di Claudio Baglioni, e prodotte da Papik/Medlor. Gli arrangiamenti musicali sono a cura di Fabrizio Palma. Ad accompagnare le melodiche voci, immagini che variano in base al brano eseguito e che trasportano lo spettatore nella dimensione onirica e magica della memoria legata alla storia più recente, quella vissuta, vista, respirata dalla generazione degli anni Settanta e raccontata ai più giovani, quella nuova generazione che non può, e non dovrebbe, dimenticare la grande musica del passato prossimo. Il bellissimo e unico spettacolo ha già calcato i palcoscenici di Roma, Mosca e Atene, è stato a Terni in occasione dei festeggiamenti di San Valentino e nel corso della stagione estiva arriverà nelle più incantevoli località di mare che verranno avvolte dalle potenti e meravigliose voci delle quattro soprano.
Incanto Quartet
Sito web: http://www.incantoquartet.com/
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