Nel cuore della notte, l’Ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli è stato scosso da un incendio che ha portato alla tragica perdita di almeno tre vite e ha compromesso la salute di molti altri pazienti. L’evento ha colpito duramente la struttura ospedaliera, gettando nel panico il personale medico e l’intero team di soccorso.
Secondo le prime informazioni, il rogo potrebbe essere originato dal retro dell’ospedale, poi estesosi all’interno, raggiungendo diverse aree e innescando il diffondersi di fumo tossico. Le vittime, tutte ricoverate in ospedale, includono un uomo di 86 anni e due donne di 83 e 86 anni. Un altro corpo, appartenente a un uomo di 76 anni, è stato recuperato, ma era già deceduto prima dell’incendio.
L’evacuazione e le indiagini
L’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco ha permesso l’evacuazione di circa 130 pazienti, tra cui neonati, una donna incinta salvata con un’autoscala e pazienti affetti da COVID-19. Le fiamme hanno raggiunto svariati settori dell’ospedale, compresi il pronto soccorso, l’obitorio, la cardiologia e la camera mortuaria. Il fumo tossico ha invaso rapidamente i piani superiori, creando una situazione critica e minacciosa. La Procura di Tivoli ha avviato un’indagine per omicidio colposo plurimo e incendio colposo, ordinando l’autopsia sulle vittime e il sequestro di alcune parti della struttura. Le autorità stanno esaminando attentamente le cause dell’incendio, concentrandosi anche sull’area dei rifiuti speciali che potrebbe aver generato il fuoco.
Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha visitato il luogo esprimendo la speranza che le indagini svelino presto le cause di questo tragico evento. Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha definito la situazione come “caotica” e si è impegnato a indagare a fondo per identificare le cause e adottare misure adeguate. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha manifestato il suo profondo cordoglio alle famiglie delle vittime e la sua vicinanza a coloro che sono stati colpiti da questa tragedia, definendola una “grande disgrazia che non doveva accadere”.
Solidarietà e testimonianze
Testimonianze dirette dell’incendio sono emerse sui social media, con un video condiviso su TikTok che mostra le fiamme e il fumo nelle prime fasi dell’incidente. Una volontaria intervenuta durante l’incendio ha condiviso il suo sconcerto per la situazione, descrivendo la notte come una delle più tristi della sua esperienza di volontariato. Ha descritto il difficile compito di evacuare pazienti terrorizzati, i medici che cercavano di mantenere la calma e la paura negli occhi dei malati.
La tragedia inoltre ha scatenato un’ondata di solidarietà nazionale, con numerosi esponenti politici esprimendo il loro cordoglio per le vittime e la loro vicinanza alle famiglie colpite. L’evento ha suscitato indignazione, rinnovando l’urgenza di evitare simili disastri e garantire la sicurezza delle strutture sanitarie. In attesa delle conclusioni delle indagini, la comunità rimane in lutto per la perdita di vite umane e spera che ciò che è accaduto possa portare a una maggiore attenzione sulla sicurezza e prevenzione degli incidenti in ambito sanitario.