Incendio in appartamento a Grado, morti madre e figlio. Tra le ipotesi, un corto circuito o un mozzicone di sigaretta lasciato acceso

Le salme di Elida Iussa di 87 anni e del figlio Roberto Corbatto, di 51,  sono state trasferite all’obitorio di Monfalcone. Possibile che venga disposta l’autopsia

Una donna di 87 anni e suo figlio di 51 sono morti la notte scorsa nella loro abitazione situata in via Riva Foscolo a Grado (Gorizia). Secondo le prime indagini le due persone sarebbero morte intossicate dal fumo di un incendio esploso per cause accidentali che ha distrutto la loro abitazione. Le salme di Elida Iussa di 87 anni e del figlio Roberto Corbatto, di 51,  sono ora state trasferite all’obitorio di Monfalcone.  A dare l’allarme è stata la figlia della donna, che appena è rientrata a casa dal lavoro ha notato il fumo e le fiamme. Quando i vigili del fuoco del Comando provinciale di Gorizia sono riusciti a spegnere il rogo hanno notato i due corpi stesi nei rispettivi letti: sarebbero morti a causa del fumo, che li ha soffocati. La Procura della Repubblica di Gorizia ha autorizzato la rimozione delle salme che sono state trasferite all’obitorio di Monfalcone: possibile che venga disposta l’autopsia.

Dalle prime informazioni raccolte, pare che l’incendio sia scoppiato nella mansarda, dove vivevano i due e che le fiamme si siano sprigionate in salotto, forse per cause accidentali come un corto circuito o un mozzicone di sigaretta lasciato acceso. Le indagini sono coordinate dal maggiore Daniele Panighello comandante dei carabinieri della locale Compagnia: si procede per un avvenimento accidentale ma solo gli accertamenti tecnici già predisposti permetteranno di fare luce sulla vicenda. L’appartamento è stato posto sotto sequestro mentre il resto della palazzina, evacuata precauzionalmente durante le fasi di soccorso, non ha subito danni.[irp]