“In merito alle notizie di stampa circa l’informazione di garanzia nei confronti del consulente informatico Gaetano Zappulla, la difesa dell’avvocato Basile tiene a precisare che dal diretto ascolto integrale della telefonata intercettata, sulla base della quale l’informazione di garanzia è stata notificata, non si rileva alcuna minaccia. Soprattutto, contrariamente a quanto sostenuto dal pm, il consulente della difesa si è subito qualificato come tale e non si è mai spacciato per consulente del pm”.
Lo dice l’avvocato Antonio Ingroia, che insieme agli avvocati Nino Caleca e Francesca Russo difende l’ex presidente della Ksm Rosario Basile. “Oggi – prosegue la nota – abbiamo depositato in udienza davanti al tribunale del riesame una memoria illustrativa dei fatti per come si sono rivelati dopo l’ascolto dell’intercettazione, affinché sul punto sia fatta massima chiarezza. Ci riserviamo ogni iniziativa per ripristinare la verità e tutelare l’onorabilità dell’avvocato Basile, ma è importante che in futuro ciascuna parte processuale mantenga il confronto processuale su binari ortodossi, senza forzature e ricerca di ‘colpi di scena’ che possono solo nuocere all’accertamento della verità”.