Cronaca

Inchiesta Consip, Woodcock respinge tutte le accuse

Ha respinto tutte le accuse e ribadito di essere innocente. Questa è stata la condotta del pm Henry John Woodcock davanti agli inquirenti della Procura di Roma che lo hanno interrogato per per poco più di tre ore nell’ambito dell’inchiesta sulla fuga di notizie nel caso Consip. Secondo quanto si è appreso, l’atto istruttorio, condotto dal procuratore capo Giuseppe Pignatone, dall’aggiunto Paolo Ielo e dal pm Mario Palazzi, si è svolto in una caserma dei carabinieri al centro di Roma, si è tenuto in un clima disteso: gli elementi forniti da Woodcock dovranno ora esser vagliati dai pubblici ministeri della Capitale. Il difensore del magistrato partenopeo, l’avvocato Bruno Larosa, ha fatto sapere che non sono previste dichiarazioni rispetto a quanto è stato compiuto oggi. Alcuni articoli di giornale, dei tabulati telefonici, le dichiarazioni della giornalista di Raitre Federica Sciarelli. Sono questi gli elementi di fatto che sono stati sottoposti al pm Woodcock nell’ambito dell’interrogatorio. I pubblici ministeri della Capitale stanno svolgendo accertamenti sulla fuga di notizie che permise al ‘Fatto Quotidiano’ di scrivere dell’inchiesta Consip prima di tutti gli altri. La scorsa settimana la cronista a conduttrice di ‘Chi l’ha visto?’ ha smentito davanti agli inquirenti i fatti a lei attribuiti, spiegando di aver parlato con il collega del quotidiano, Marco Lillo, ma quasi senza dir nulla. Il problema – secondo chi indaga – è che si seppe della iscrizione sul registro degli indagati, il 21 dicembre 2016, del generale dei carabinieri Tullio Del Sette (e riportata in un articolo del 22 dicembre) e del ministro dello sport Luca Lotti (riferita in un pezzo del 23). Sia Del Sette che Lotti, oltre anche al generale della Toscana Emanuele Saltalamacchia, sono sotto inchiesta per favoreggiamento e rivelazione del segreto per aver avvertito i vertici Consip dell’indagine in corso. Lo stesso Lillo ha riferito, tramite il suo difensore, di essere ascoltato, spiegando sul giornale che gli investigatori hanno preso un grosso granchio. Woodcock si è affidato all’avvocato Bruno Larosa. Resta che la sera del 20 dicembre 2016 fu sentito l`ad di Consip Luigi Marroni, il quale raccontò che in più occasioni gli arrivarono una serie di soffiate sugli accertamenti.

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redazione