di Maurizio Balistreri
M5S “Scandalo “Tempa Rossa” a Potenza si dimettano i ministri Guidi e Boschi la misura è colma si devono vergognare a andare a casa subito”. Lo annunciano Michele Dell’Orco, capogruppo M5s Camera e Nunzia Catalfo, capogruppo M5s al Senato. “Ora si capisce il perché il Pd ed il governo tifano per l’astensione sul referendum delle trivelle che intacca gli interessi delle compagnie petrolifere – continuano Dell’Orco e Catalfo – il fidanzato della Guidi indagato dalla Procura concordava con l’amata emendamenti a favore degli impianti “Tempa Rossa” di Total legati al deleterio provvedimento “Sblocca Italia” e la Guidi chiedeva a sua volta l’avallo della Boschi”. “Guarda caso il progetto è quello ‘Tempa Rossa’ contro il quale il Movimento 5 Stelle si batte da oltre due anni”, continuano i capigruppo M5s. “La miglior risposta a queste indecenze oltre alle dimissioni di Guidi e Boschi è andare tutti a votare domenica 17 aprile e votare SI contro le trivellazioni marine”. concludono i pentastellati.
LEGA “Lo scandalo Guidi? È l’ennesimo, mostruoso conflitto d’interesse di questo governo. Più che Guidi o Boschi la vera responsabilità è quella di Matteo Renzi. È lui che deve dimettersi. Al confronto Berlusconi era un principiante”. Lo dichiara Il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini.
SI “Gli arresti effettuati a Potenza, il coinvolgimento come indagato del compagno della ministra Guidi e l’intercettazione nella quale la stessa ministra preannuncia al compagno l’approvazione di un emendamento a vantaggio delle sue aziende gettano una luce torbida e inquietante sull’intero approccio del governo al nodo cruciale delle risorse energetiche”. Lo affermano i capigruppo di Sinistra italiana Arturo Scotto e Loredana De Petris. “Dal depotenziamento senza precedenti dei fondi per le energie alternative allo sfrontato tentativo di sabotare il referendum sull trivellazioni, passando per l’emendamento a favore della Total su cui si appunta l’indagine, l’intero operato del governo appare chiaramente teso ad avvantaggiare i petrolieri e le grandi aziende a scapito del Paese e dell’ambiente”, proseguono i capigruppo di Si. “E’ evidente – concludono Scotto e De Petris – che la ministra Guidi deve dimettersi immediatamente. Abbiamo già preparato una mozione di sfiducia che ora proporremo a tutte le forze d’opposizione. Ma è altrettanto evidente che questa vicenda non chiama in causa solo lei ma l’intero governo”.