“Incline a compiere attentati”, espulso un 29enne egiziano
Espulso dall’Italia un 29enne egiziano, residente a Milano, che era in contatto tramite Facebook con due foreign fighters marocchini, uno presente nel capoluogo lombardo prima di partire per la Siria, l’altro morto sempre in Siria tra il febbraio ed il marzo 2016 nei combattimenti ad Homs: l’egiziano era stato individuato da uno dei due jihadisti marocchini come incline al compimento di azioni individuali, in ragione della sua visione radicale dell’Islam e del suo sostegno ideologico all’autoproclamato stato islamico. Il 29enne era stato segnalato all’attenzione delle forze di polizia già nel 2015, nell’ambito degli approfondimenti svolti in direzione del circuito relazionale dell’altro foreign fighter che viveva a Milano. Con un provvedimento firmato dal ministro dell’Interno, Marco Minniti, l’egiziano è stato così espulso “per motivi di sicurezza dello Stato”, con un volo decollato dall’aeroporto di Malpensa e diretto a Il Cairo. Con questo provvedimento, ricorda il Viminale, sono 35 le espulsioni eseguite con accompagnamento nel proprio Paese nel 2018 e 272 quelle eseguite dal 1° gennaio 2015 ad oggi, riguardanti soggetti gravitanti in ambienti dell’estremismo religioso.