Incontro Kim-Trump il 12 giugno, Singapore scelta naturale

11 maggio 2018

Con un piede in Asia e uno in Occidente, Singapore rappresenta la scelta naturale per il primo summit tra il presidente Usa Donald Trump e il leader nordcoreano Kim Jong Un, che si terrà il 12 giugno. Un vertice storico annunciato così dal presidente americano: “Il 12 giugno a Singapore incontrerò Kim Jong Un per perseguire un futuro di pace per il mondo, per il mondo intero. Mi auguro che stia per accadere qualcosa di molto buono, anche loro si rendono conto che è molto importante, per tutti. Giappone, Corea del Sud, Cina, tutti, credo che sarà un grande successo”. Dopo essersi reciprocamente promessi la distruzione, i due imprevedibili leader hanno scelto l’isola-stato come località neutrale per la riunione che raccoglierà gli sguardi da tutto il mondo. Da quando è leader, Kim Jong Un ha effettuato solo due viaggi all’estero, entrambi in Cina, se si esclude la breve escursione per il summit con la Corea del Sud.

Singapore nel 2015 ha già ospitato lo storico vertice tra il presidente cinese Xi Jinping e l’allora leader di Taiwan Ma Ying-jeou, il primo tra presidenti dei due versanti dalla guerra civile del ’49. Ha anche ricevuto vertici annuali dell’Associazione delle nazioni del Sudest asiatico e un forum sulla difesa che riunisce capi di stato, ministri della difesa e capi di stato maggiore. Per Trump, Singapore rappresenta uno dei migliori partner in Asia per sicurezza e commercio. E il presidente americano deve aver visto questa location come un’ottima alternativa per evitare il summit nella Zona smilitarizzata, che sarebbe parsa una partita in trasferta.

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